NUOVO LIBRO IN INGLESE "FEAR OF LOCKDOWN. PSYCHOANALYSIS, PANDEMIC DISCONTENTS AND CLIMATE CHANGE"
La psicoanalisi contemporanea ha effettuato recentemente un “cambio di paradigma” che consiste nel misurarsi coi disagi delle civiltà emergenti dall’estensione del dominio esplicativo della psicoanalisi non solo in direzione dei fenomeni sociali e politici, ma anche dell’impatto dei problemi ecologici ed ambientali sulla psiche umana. Nuovi paradigmi necessitano di nuovi concetti come quello di “disagio pandemico” contenuto nel titolo di questo libro. Tale termine si riferisce all’opera “Il Disagio della Civiltà” di Freud in modo da focalizzarsi su quelle mutazioni antropologiche, che comprendono l’espansione delle tecnologie e i mutamenti ecologici, che rappresentano fratture irreversibili che hanno posto una parte dell’umanità di fronte alla fragilità di quelle strutture sociali e culturali, su cui, come scrive Kaës, si basa la permanenza della civiltà, se non della stessa specie umana. E occuparsi dei disagi delle civiltà conduce la psicoanalisi a una sfida non del tutto ancora assimilata, quella del misurarsi con le dinamiche sociali e non più solo con quelle intrapsichiche, e del pensare a tali cambiamenti come “condizioni extra-psichiche”, sempre secondo Kaës, che forniscono una cornice o “setting” alla formazione dell’apparato psichico, alle forme della soggettività che da esse derivano e alle forme di sofferenza che esse hanno prodotto. Dopo la prefazione scritta da Nancy McWilliams “Psicoterapia in una pandemia”, scritta durante il confinamento a New York e riguardante i sentimenti del terapeuta nel corso delle consultazioni online, dopo l’introduzione del curatore Giuseppe Leo, la sezione “Psicoanalisi in tempi di pandemia” (con scritti di Anna Ferruta, Hilda Catz, Giuseppe Riefolo, Merav Roth, e Cosimo Schinaia) concerne il come si “applica” la psicoanalisi alla crisi del COVID-19 (psicoanalisi come strumento di interpretazione della crisi pandemica ai vari livelli, individuale, sociale, politico) ma anche il come si “pratica” essa in una tale situazione (condizioni di praticabilità di essa in un tale contesto globale senza precedenti). La sezione “Quando lo psicoanalista è il paziente” contiene la testimonianza di Pietro Roberto Goisis, psichiatra e psicoanalista milanese sopravvissuto al coronavirus. In questa pandemia sia l’analista che il paziente devono far i conti con una realtà esterna pericolosa, col compito supplementare per il terapeuta di aiutare a far fronte alle minacce provenienti dalla realtà interna del paziente. Infine, nella sezione “Psicoanalisi e Cambiamento Climatico” c’è il capitolo scritto da Marco Francesconi e da Daniela Scotto di Fasano.
A cura di/ Editor Giuseppe Leo Scritti di / Writings by: H.Catz, A.Ferruta, M.Francesconi, P.R.Goisis,N.McWilliams, G.Riefolo, M. Roth, C. Schinaia, D.Scotto Di Fasano Editore:
Frenis Zero Collana
/ Collection:
Confini della Psicoanalisi Anno di pubblicazione / Year of publication: 2020 Pagine: 296 ISBN: 978-88-97479-21-5
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NUOVA EDIZIONE DEL LIBRO IN INGLESE "ROCK MUSIC AND PSYCHOANALYSIS"
Il libro in inglese ROCK MUSIC AND PSYCHOANALYSIS,, dedicato alla memoria di Lewis Aron, chitarrista rock oltre che insigne psicoanalista, continuerà nella seconda edizione a raccogliere scritti di analisti e neuroscienziati (come Joseph LeDoux) dalla "doppia identità" di musicisti rock. La seconda edizione è arricchita di una prefazione di John Shaw, mentre il capitolo di Heather Ferguson è stato integrato con le sue riflessioni da psicoanalista che ha in cura musicisti rock alle prese con il "lockdown". Il video è nel canale YouTube di Frenis Zero al link https://youtu.be/3i5ciBtNpd4 A
cura di Giuseppe Leo Scritti
di: Lewis Aron Heather Ferguson
Joseph LeDoux Giuseppe Leo John Shaw Rod
Tweedy Editore:
Frenis Zero Collana:
Confini della Psicoanalisi Anno di pubblicazione: 2020 Pagine: 221 ISBN: 978-88-97479-35-2 Il libro è acquistabile su Amazon
NUOVO LIBRO (2021) DI FICTION IN INGLESE "MY IDEAS FELT LIKE OUTSIZE CLOTHES. A TALE FOR ETTY HILLESUM" di Giuseppe Leo
All'indomani della Giornata della Memoria è giunto alla Seconda edizione il racconto di Giuseppe Leo che narra di due donne, Etty e Helena, che a distanza di 70 anni l'una dall'altra portano avanti ciascuna un progetto salvifico. Etty è ovviamente la Hillesum, personaggio storico le cui note di diario, scrive la prefatrice Bettine Siertsema, <<sebbene in questo racconto siano parte di un'opera di "fiction", per coloro che conoscono i suoi diari e lettere reali, è come se (Etty) fosse riportata a parlare nuovamente>>. Nella "fiction" letteraria Etty Hillesum si adopera con altri "Giusti" per salvare e far fuggire dal campo di Westerbork due bambini. Recenti testimonianze raccolte da Bettine Siertsema (professore associato di Storia alla "Vrije Universiteit" di Amsterdam),sembrano suffragare con prove documentarie tale opera salvifica di Etty. Helena è invece un personaggio frutto interamente dell'invenzione letteraria che attivamente finisce per salvare un bambino piccolo e portarlo via dagli orrori della guerra civile siriana ai nostri giorni. Un terzo personaggio del racconto, un misterioso investigatore, scopre un fil rouge che lega la storia di uno dei bambini salvati da Etty Hillesum, Juan, vittima della dittatura argentina, alla storia personale di Helena. La seconda edizione contiene la prefazione di Bettine Siertsema, professore associato di Storia alla "Vrije Universiteit" di Amsterdam, specializzata nella Shoah e nella ricerca sulle testimonianze ad essa attinenti. Un video pertinente si trova nel canale YouTube di Frenis Zero https://youtu.be/WWy66k0ADVE
Il libro è acquistabile su Amazon
LIBRO IN ITALIANO "ESSERE NELLA CURA"
Autori: Giacomo Di Marco, Isabella Schiappadori Editore:
Frenis Zero Collana:
Confini della Psicoanalisi Anno
di pubblicazione: 2019 Pagine: 210 ISBN: 978-88-97479-17-8 Dalla
presentazione degli Autori: <<La
cura introduce nella storia della persona un processo di
identificazione che trae vita da ciò che fa: l’atto della
cura ci appartiene
e s’incontra con le persone a cui è destinato. In
questo moto di identificazione sul quale si fonda la natura
della relazione, avviene un processo per cui tratteniamo nel
nostro mondo psichico e nell’orizzonte della nostra mente le
varie modulazioni del prendersi cura. Esse ci aiutano a
pensare i valori impliciti nella relazione di cura,
specialmente quando la consideriamo nel passaggio dal piano
della possibilità alla dimensione spazio-temporale
dell’esistenza e della realtà attuale, nei modi in cui
possiamo realizzarla. In
questi ultimi anni dominati da una sorta di ecumenismo
psichiatrico, che ha favorito la retorica del dialogo a tutti
i costi tra i vari modelli, e ha comportato il fiorire di
derive e derivati che hanno svuotato di senso l’agire
psichiatrico, ci pare indispensabile sostenere con forza il
nostro punto di vista. Non possono essere efficaci le pratiche
che non si fondano sul rispetto della soggettività del
paziente e dell’operatore. Tenere in conto la soggettività
è il fondamento di ogni discorso psicologico e psichiatrico. Il privilegio, che questo testo attribuisce al “saper essere nella cura”, rappresenta una risposta, un contributo, nella sua parzialità, per ribadire con convinzione la centralità della dimensione relazionale nel curare. Pensiamo che la cura possa recuperare visibilità, rispetto e credibilità, se si rinuncia sempre più all'illusione di guarire e si scopre il piacere di curare, nel duplice aspetto di sentirsi in grado di “funzionare” terapeuticamente e di offrire alla soggettività sofferente forme di integrazione evolutiva.>> Il libro è acquistabile su IlMioLibro: https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/560934/essere-nella-cura/
NUOVA EDIZIONE DEL LIBRO (in inglese) su ENACTMENT E PSICOANALISI
A
cura di Giuseppe Leo & Giuseppe Riefolo Scritti
di: Galit Atlas Efrat Ginot Jay R. Greenberg
Jessica Kraus, Giuseppe Leo, Giuseppe Riefolo,
Jeremy D. Safran Editore:
Frenis Zero Collana:
Confini della Psicoanalisi Anno di pubblicazione: 2020 Pagine: 333 ISBN: 978-88-97479-19-2 La nuova edizione del libro è arricchita di una prefazione di Galit Atlas. Il libro è dedicato a Jeremy Safran ed a Lewis Aron, eminenti figure di psicoanalisti, recentemente scomparsi, che hanno dedicato pionieristici contributi all’argomento dell’”enactment”. Come ha scritto Safran, sebbene l’enactment sia un concetto problematico e fonte di confusione tra i differenti approcci, esso può conferire alla psicoanalisi, il cui stato di disciplina ‘liminale’ cioè al confine con altre non sempre ad essa epistemologicamente commensurabili (neuroscienze, infant research, antropologia culturale, ecc.), una significativa fonte di vitalità. Il libro esplora il tema dell’”enactment” in relazione a tali confini o aree di transizione, specie nell’introduzione di Giuseppe Leo che ne analizza la genesi storica ed il ruolo di concetto-ponte tra psicoanalisi e psichiatria, tra psicoanalisi e neuroscienze, tra psicoanalisi e pratiche trans-culturali ed esplorandone altresì la valenza trans-generazionale. Jay Greenberg nel suo capitolo discute le varie modalità di partecipazione dell’analista per cui, sebbene un certo grado di azione e ‘mutualità’ possa essere considerato espressione di un modo meno formalizzato di interazione coll’analizzando, molte delle vignette cliniche maggiormente influenti nella letteratura contemporanea sottolineano una maggiore tendenza del clinico ad assumersi dei rischi, cosa che però richiede una discussione critica ed attenta ai confini del setting. Giuseppe Riefolo nel suo capitolo, utilizzando vignette cliniche provenienti da setting differenti (psicoanalitico, psichiatrico nel servizio pubblico) esplora un percorso che dall’azione (concepita come qualcosa che impedisce il processo analitico in quanto antitetico rispetto al ricordare ed al rielaborare nelle prime formulazioni teoriche) passa per la relazione (per cui l’enactment diventa un processo e non più solo un evento) fino ad una concezione dell’enactment come espressione di una conoscenza relazionale implicita incarnata che può essere condivisa tra analista e paziente per produrre nuove configurazioni terapeutiche. Nel loro capitolo Safran e Kraus, pur nella consapevolezza che le rotture dell’alleanza terapeutica, le ‘impasse’ e gli ‘enactment’ siano inevitabili, illustrano il loro programma di ricerca che è stato formalizzato in una metodologia di formazione per gli psicoterapeuti volta ad individuare e ad affrontare costruttivamente tali eventi potenzialmente portatori di un esito terapeutico negativo. Infine Efrat Ginot nel capitolo conclusivo espone come, rispetto all’’enactment’ ed all’empatia, sia le osservazioni cliniche che la recente ricerca neuroscientifica forniscano sempre nuove evidenze su ciò che accomuna piuttosto che solo su ciò che distingue tali due processi intersoggettivi.Un video riassume le tematiche del libro Link: https://www.youtube.com/watch?v=deyhMirpeoY Il libro è acquistabile su Amazon
LIBRO (in inglese) su INFANT RESEARCH E PSICOANALISI
Dagli articoli di precedenti numeri della rivista di psicoanalisi Frenis Zero è uscito l'ultimo libro delle nostre edizioni per il momento in inglese e prossimamente in italiano. Il libro è dedicato a tre pionieri del dialogo tra psicoanalisi e psicologia dello sviluppo, Daniel Stern, Jeremy Nahum e Berry Brazelton. Gli autori del libro sono Beatrice Beebe (New York), che vi ripercorre il suo "viaggio" personale che dura 40 anni all'interno di questo ambito di ricerche, Karlen Lyons-Ruth ed altri che trattano delle rappresentazioni materne della confusione dei ruoli genitoriali, Colwyn Trevarthen (Edimburgo), che ripercorre la storia delle sue ricerche a contatto con personaggi come Bruner e Brazelton, ed Edward Tronick (Boston) che tratta delle implicazioni psicoterapeutiche della creazione diadica del significato.La introduzione è di Giuseppe Leo che è anche il curatore. In questa terza edizione Daniel Schechter ha scritto una premessa in cui ricorda la figura di Daniel Stern. Il libro è acquistabile su Amazon:
Su Books.Google è possibile accedere ad un'anteprima limitata del libro
IL MITO DI EDIPO CI PARLA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI E L'EMERGENZA PANDEMICA Nel nostro canale YouTube https://youtu.be/-P6HjYvhd7I trovate una riflessione in inglese a partire dal mito di Edipo. Marino
Niola definisce Edipo il paziente zero (ne La
Repubblica del 8.10.2020). L'autore del video, Giuseppe
Leo, piuttosto lo definirebbe il primo “abusatore”
della Madre Natura e il primo negazionista ecologico,
negazionista dell’inseparabile ed imprescindibile rapporto
uomo-Natura che alcuni hanno definito come “colleganza” (relatedness)
(Searles, 1960) ed altri ancora più radicalmente
“incorporazione” (embededdness) (Kassouf, 2017). Se alla
psicoanalisi va il merito, storicamente, di aver analizzato
l’odio per la dipendenza dalla Madre (Natura) (Winnicott)
che si può combinare con le fantasie di un seno
illimitatamente disponibile ed inesauribile (Klein) o di un
seno gabinetto (Meltzer), sin dal già citato “Il disagio
della civiltà” (1929) Freud concepisca la funzione della
civiltà
come un argine posto dall’uomo, per il tramite della
rinuncia al soddisfacimento pulsionale (anche e soprattutto
della pulsione aggressiva che minaccia gli uomini di
“sterminarsi a vicenda, fino all’ultimo uomo”, Freud,
1929, p.630) che viene normato collettivamente, “per
difenderlo contro le forze della natura (…). Siano, in un
simile paese, regolati nel loro corso i fiumi che minacciano
di straripare, (…)”(p.582). E Schinaia ("L'inconscio
e l'ambiente", 2020) commenta: “Viene proposta una
natura dalla forza soverchiante, selvaggiamente disordinata,
del tutto indipendente dalla volontà e dalle finalità umane,
annoverata da Freud tra le principali fonti della sofferenza
umana, da cui l’uomo intimidito nella sua inevitabile
precarietà dovrà sempre proteggersi. Una natura crudele e
indifferente, matrigna come la definiva Giacomo Leopardi nel
Dialogo della Natura e di un islandese, e mai veramente
addomesticata e amica”(pag.36). L’abisso, quello con cui
Sofocle per bocca di Tiresia definisce la condizione di
“Edipo Re”, dopo che si è scatenata la pestilenza,
richiama quello che nel film di Pasolini la Sfinge, prima di
essere uccisa dall’eroe, gli dice “L’abisso è dentro di
te!” (non fuori di te). Ma, si chiede l'autore, l’abisso
che muove Edipo ad uccidere, non solo colui che poi scoprirà
essere il padre Laio, può essere anche l’odio per la
Madre-Natura la cui potenza distruttiva l’eroe finisce per
emulare identificandosi con l’aggressore? Può questa
emulazione tradursi con la ricerca di mezzi di distruzione
sempre più potenti per soddisfare il proprio desiderio di
onnipotenza? E l’Edipo ‘mother-fucking’ può essere la
raffigurazione di quella rivalsa narcisistica di poter
impunemente violentare, insozzare e vittimizzare quella
Madre-Natura dal cui cordone ombelicale si è dovuto staccare
suo malgrado, odiandola per tale subita separazione? Come
molti, tra cui Schinaia, hanno rilevato Freud, erede della
tradizione giudaico-cristiana, ha una visione antropo-centrica
del rapporto uomo-natura per cui la civiltà ha il compito di
“difenderci dalla natura” (Freud, L’avvenire
di un’illusione, 1927, p.445). E opportunamente Schinaia
nota, citando Dodds (Psychoanalysis
and Ecology as the Edge of Chaos, 2011): “Definendo il
nostro rapporto con la natura come ‘basato
su un sistema assolutamente asimmetrico e sul tentativo di
mantenere un’autonomia illusoria e un controllo altrettanto
illusorio rispetto al caos’ Freud ha anticipato la
tendenza della civiltà occidentale a guardare all’ambiente
naturale in termini conflittuali e difensivi, quindi in
termini di opposizione binaria. I due paradigmi del dominio
dell’uomo sulla natura e della difesa dell’uomo da una
natura nemica, a cui Freud fa riferimento, sono entrambi
presenti nel corso della storia e hanno fortemente orientato
la relazione uomo-natura. I costrutti difensivi della civiltà PATRIARCALE
DANNO IN PRESTITO A QUESTA UMANITA’ INFANTILE sentimenti di
PADRONANZA, che in realtà rappresentano pericolose ILLUSIONI
DI CONTROLLO (Dodds, 2011)” (Schinaia, 2020, p.36). L’ABISSO
è quindi, in conclusione, la combinazione di due elementi
intrinsecamente imprescinbili dalla costituzione della natura
umana: il suo essere fondamentalmente antisociale (come prima
di Freud avevano affermato Hobbes, Lorenz) e il suo odio per
la dipendenza dalla e per l’onnipotenza della Madre Natura.
CANALI YOUTUBE DI FRENIS ZERO
1) Nel nostro canale YouTube il video della conferenza di Otto Kernberg "Technical Implications of Transference Structure in Personality Disorders". Link: https://www.youtube.com/watch?v=gS_pe-13hUM
2)Nel nostro canale YouTube il video della conferenza di Ghita El Khayat "Traumi e Migrazioni". Link https://www.youtube.com/watch?v=hdkV2-pYmyM
3) Nel nostro canale YouTube il video attinenente alla relazione di Jacques André
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4) Nel nostro canale YouTube il video attinente alla relazione di
5) Nel nostro canale YouTube i video attinenti alla giornata sull'enactment (Lecce, 7 giugno 2019) con interventi di Stefano Benegiamo (medico, psicoanalista AIPA, Lecce), Paolo Boccara (psichiatra, psicoanalista SPI, Roma), Giuseppe Leo (psichiatra, editore Frenis Zero, Lecce), Giovanni Meterangelis (psichiatra, psicoanalista SPI, Roma), Giuseppe Riefolo (psichiatra, psicoanalista SPI, Roma). Link: https://www.youtube.com/watch?v=ACyl8cyF6ww https://www.youtube.com/watch?v=-W4-gkXA8_U
6) Nel nostro canale YouTube il video sulla relazione di Stephen Seligman (18 maggio 2019) su Psicoanalisi ed "Infant Research". Link: https://www.youtube.com/watch?v=ksfHNeqHm0Q
7) Nel nostro canale YouTube il video sulla relazione di Nancy McWilliams (16 marzo 2019) "Psicoanalisi oggi e domani". Link: https://www.youtube.com/watch?v=P-MZLcv7w34
8) Nel nostro canale YouTube ( https://www.youtube.com/watch?v=CoIdc5p6Mx0 ) l'omaggio ad Agnes Heller, la sociologa ungherese attenta alla psicologia degli affetti che è deceduta il 19 luglio 2019
LIBRO (in Italiano) DELLE EDIZIONI FRENIS ZERO "PSICOANALISI, LUOGHI DELLA
RESILIENZA ED IMMIGRAZIONE"
AA. VV. "PSICOANALISI, LUOGHI DELLA RESILIENZA ED IMMIGRAZIONE" a cura di Giuseppe Leo
S. Araùjo Cabral, L. Curone, M. Francesconi, L. Frattini, S. Impagliazzo, D. Centenaro Levandowski, G. Magnani, M. Manetti, C. Marangio, G. A. Marra e Rosa, M. Martelli, M. R. Moro, R. K. Papadopoulos, A. Pellicciari, G. Rigon, D. Scotto di Fasano, E. Zini, A. Zunino, Psicoanalisi, luoghi della resilienza ed immigrazione, Collana "Id-entità Mediterranee", Frenis Zero 2017, ISBN 978-88-97479-11-6, € 39,00, pagine 372.
Un'anteprima limitata del libro è presente su Google Books:
NOVITA': LIBRI IN PRIMO PIANO
"PSICOANALISI IN TERRA SANTA" a cura di A. Cusin e G. Leo
H. Abramovitch, A. Cusin, M. Dwairy, A. Lotem, M. Mansur, M. P. Salatiello, "Psicoanalisi in Terra Santa", prefazione di Anna Sabatini Scalmati, Postfazione di Christoph U. Schminck-Gustavus, Note di Nader Akkad, Collana "Id-entità Mediterranee", Frenis Zero 2017, ISBN 978-88-97479-12-3, € 29,00 (rilegatura rigida), euro 20,00 (rilegatura economica).
Un'anteprima limitata del libro è presente su Google Books:
PSICOLOGIA DELL'ANTISEMITISMO (2.a edizione) di Imre Hermann
Imre Hermann, "Psicologia dell'antisemitismo", a cura di Giuseppe Leo, Collana "Cordoglio e Pregiudizio", Frenis Zero 2017, ISBN 978-88-97479-10-9, € 18,00.
ESSERE BAMBINI A GAZA. IL TRAUMA INFINITO di Maria Patrizia Salatiello
Maria Patrizia Salatiello, "Essere bambini a Gaza. Il trauma infinito", Collana "Id-entità Mediterranee", Frenis Zero 2016, ISBN 978-88-97479-08-6, € 35,00.
Un'anteprima limitata del libro è presente su Google Books:
PSYCHOANALYSIS, COLLECTIVE TRAUMAS AND MEMORY PLACES (English edition) (edited by Giuseppe Leo, prefaced by Robert D Hinshelwood)
Altounian, Bohleber, Deutsch, Halberstadt-Freud, Hinshelwood, Gampel, Janigro, Leo, Papadopoulos, Ritter, Varvin, Wirth, Psychoanalysis, Collective Traumas and Memory Places,(English Edition) Collection "Mediterranean Id-entities", Frenis Zero 2015, ISBN 978-88-97479-09-3, € 35,50.
Un'anteprima limitata del libro è presente su Google Books:
LIBRO DELLE EDIZIONI FRENIS ZERO:
Lene Auestad, Werner Bohleber, Sverre Varvin, Vamik Volkan, Linden West FUNDAMENTALISM AND PSYCHOANALYSIS a cura di Giuseppe Leo con una prefazione di Janine Puget Edizioni Frenis Zero - Seconda edizione - collana ID-ENTITA' MEDITERRANEE - 2020 - pagg. 224
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ULTIMO NUMERO (N.39, anno XX, gennaio 2023) della RIVISTA TELEMATICA "FRENIS ZERO" E' consultabile sul sito internet della rivista di psicoanalisi "Frenis Zero" (link: http://web.tiscali.it/bibliopsi/frenishome.htm ) il numero 39 (anno 20, gennaio 2023), numero semestrale monografico intitolato "PSICOANALISI IN AZIONE". |
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PSICOANALISI IN AZIONE |
INDICE N.39, anno XX, gennaio 2023 <<DECLINAZIONI DEL FEMMINILE NELLA MIGRAZIONE: CORPO, TRAUMA, DIFFERENZE CULTURALI> di Virginia De Micco <<2022, LA RéVOLUTION DES FEMMES EN IRAN>> di Rita El Khayat <<IN PRINCIPIO ERA L'AZIONE>> di Giuseppe Riefolo
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Newsletter en français: notre newsletter (A.S.S.E.Psi. NEWS) sera envoyée à tous qui en demanderont (le formulaire est à la page web : http://web.tiscali.it/bibliopsi/mail.htm ).
Newsletter in English: our newsletter (A.S.S.E.Psi. NEWS) will be sent to everyone who requests it (the form is at the link http://web.tiscali.it/bibliopsi/mail.htm .
15) The Book "FUNDAMENTALISM AND PSYCHOANALYSIS", Giuseppe Leo (Editor), Prefaced by Vamik D. Volkan, with writings by Lene Auestad, Werner Bohleber, Sverre Varvin, Linden West has reached the SECOND EDITION in which s foreword by Janine Puget is added. The book belongs to the Collection "Mediterranean Id-entities", Frenis Zero publisher, Lecce 2020, pp.224.
The collection “Mediterranean Id-entities” is devoted to publish books in order to investigate the role of Mediterranean cultures from a psychoanalytic point of view, in front of the anthropological transformations concerning human societies and social institutions in the contemporary world. This book has the hard task to cover an interdisciplinary area in which psychoanalysis has to deal with fundamentalism as a social phenomenon and therefore with ‘bordering’ disciplines (such as religion history, transcultural studies, cultural anthropology) often with epistemologies that for origin and history appear to be incomparable to it. Lene Auestad intends to integrate the psychological analysis of the subject with its social embedding. She investigates the importance of the social unconscious and its effects on the prejudiced intentions of the individual apart from its own active interpretations. She highlights the importance the psychoanalytical approach provides in understanding the unspoken, unconscious contents of the social phenomena and how much the socially critical approach is able to enrich the analytical view which merely focuses on the subject regarding the effects of the social consensus. While Auestad’s scrutiny aims at the social convention’s role as an agent affecting the individual’s deeds and thinking, Linden West’s contribution draws on ‘psycho-social’ understandings, combining psychoanalysis and critical theory, as well as the work of John Dewey, to interrogate Islamic fundamentalist groups in a post-industrial city. It explores processes of self-recognition in groups and paranoid-schizoid modes of functioning, in which unwanted parts of self and of culture are split off and projected on to the other. The world is correspondingly divided into good and bad, pure and impure. John Dewey makes a crucial distinction between processes of democratic education and closed groups, which is what fundamentalist groups are, by reference to the quality of relationship to the other, and to experiential and narrative openness. However, it is also suggested that fundamentalism is ordinary, in that each of us can feel out of our depth, at times, and we may grab at ideas promising truth and nothing but the truth, which is ultimately illusion. Except not everyone reaches for a Kalashnikov, which is where individual biographies matter for subtler understanding of difference within commonalities. Fundamentalism has increasingly become a part of the political discourse in Western countries and is to a large degree associated with Islamic Jihadism. Fundamentalism has, however, been a concern in all religions, and Werner Bohleber in this book discusses its connections with violence in monotheistic religions. Fundamentalism is also a concern in professional organisations and in this book Sverre Varvin discusses the relation between fundaments for a science and fundamentalism in psychoanalysis. This is related to general trends of fundamentalism in religious and political contexts. A central question is how adherence to fundamentals, understood at basic principles for a profession or a religious-political movement, may develop into fundamentalism and how this may develop into more violent forms. Psychoanalytic understanding of mass psychology and unconscious processes at group levels are developed in this book by each of the outstanding authors in order to understand present Islamic and other forms of fundamentalist movements in the European context.
To get a preview of the book click here:
16) "NEUROSCIENCE AND PSYCHOANALYSIS", G. Leo (ed.), prefaced by Georg Northoff, writings by David Mann, Allan N. Schore, Robert Stickgold, Bessel A. Van Der Kolk, Grigoris Vaslamatzis, Matthew P. Walker, Collection "Psychoanalysis and Neuroscience", SECOND EDITION, Frenis Zero Publisher, Lecce 2021, pp.322, € 51,51. The book gathers some papers concerning the dialogue between neuroscience and psychoanalysis. Following the Introduction written by Georg Northoff, concerning the possibility of overcoming the highly impasse generating contraposition between localizationism and holism, G. Vaslamatzis deals with a “Framework for a new dialogue between psychoanalysis and neurosciences”. In this chapter the author describes three points of epistemological congruence: firstly, dualism is no longer a satisfactory solution; secondly, cautions for the centrality of interpretation (hermeneutics); and, thirdly, the self-criticism of neuroscientists. David W.Mann in his contribution “The mirror crack’d: dissociation and reflexivity in self and group phenomena” tries to show how reflexive processes generate each of three levels of the human system (self, relationships, group) and integrate them one to another, while dissociative processes tend throughout to pull them apart. Health and illness within the self, the relationship and the group can be understood as special states of the dynamic equilibria between these cohesive and dispersive trends. In “Sleep, memory and plasticity” Matthew P. Walker and Robert Stickgold outline a review of the researches following the discovery of rapid eye movement (REM) and non-REM (NREM) sleep, and specifically of those that began testing the hypothesis that sleep, or even specific stages of sleep, actively participated in the process of memory development. The last two chapters, “Clinical implications of neuroscience research in PTSD” by Bessel A. Van Der Kolk, and “Dysregulation of the right brain: a fundamental mechanism of traumatic attachment and the psychopathogenesis of PTSD” by Allan N. Schore, demonstrate how the psychopathology of traumatic conditions can be a fertile field of dialogue between neuroscience and psychoanalysis.
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You can watch a video introducing the book in our You Tube Channel . Link: https://youtu.be/Y4GfV3h4zkA
17)
"PSYCHOANALYSIS AND ITS BORDERS", G. Leo
(ed.), writings by J. Altounian, P. Fonagy, G.O.
Gabbard, J.S. Grotstein, R.D. Hinshelwood,
J.P. Jiménez, O.F. Kernberg, S. Resnik.
Collection "Borders of Psychoanalysis", Frenis
Zero Publisher, Lecce 2012, pp. 348, € 19,00.
Eight
outstanding theoreticians of contemporary
psychoanalysis reflect on psychoanalysis and its
borders and boundaries between it and adjacent
disciplines such as neuroscience, psychiatry, and
social sciences. The book celebrates ten years of
existence of Frenis Zero psychoanalytic journal.
You
can view a video introducing the book in our You Tube
Channel ( www.youtube.com/frenis0
)
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18) "JAAK PANKSEPP (1943-2017) A HOMMAGE". In Frenis Zero video Channel: https://www.youtube.com/watch?v=xJsWvpqIRlg&t=335s
19) "PARENTALITY AND CAREGIVING MOTIVATIONAL SYSTEM" by Joseph Lichtenberg in Youtube https://www.youtube.com/watch?v=6_BOVnsNt28&t=103s
20) "AT THE BORDERS OF PSYCHOANALYSIS" by Giuseppe Leo. Link: https://youtu.be/sr9eSxSGQPs
21) "HANNAH AND FORMS OF VITALITY. A review by Giuseppe Leo" https://assepsi.wistia.com/medias/enhtfz3lpi
22) "LADY BIRD". A review by Sandra E. Cohen https://www.youtube.com/watch?v=GkdUAW_uY04
23) LEWIS ARON ABOUT GENERATIVE ENACTMENT. Link: https://www.youtube.com/watch?v=IGbZ4Wm9VG8
24) LEWIS ARON TALKS ABOUT HAROLD SEARLES. Link: https://www.youtube.com/watch?v=fIHK7SGzudo 25) "GENDER IDENTITY AND SELF VITALITY IN THREE MOVIES". Link: https://www.youtube.com/watch?v=1zVwkeZdOHk
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FRENIS ZERO ONLINE JOURNAL: DIRETTORE RESPONSABILE: Giuseppe Leo DIRETTIVO EDITORIALE: Ambra Cusin (Trieste), Nicole Janigro (Milano), Giuseppe Riefolo (Roma) SCIENTIFIC BOARD Janine Altounian (Parigi), Leonardo Ancona (Roma), Brenno Boccadoro (Ginevra), Werner Bohleber (Francoforte sul Meno), Mario Colucci (Trieste), Lidia De Rita (Bari), Santa Fizzarotti Selvaggi (Bari), Patrizia Guarnieri (Firenze), Robert Hinshelwood (Londra), René Kaes (Lione), Otto Kernberg (New York), Massimo Maisetti (Milano), Lidia Marigonda (Venezia), Predrag Matvejevic' (Zagabria), Franca Maisetti Mazzei (Milano), Laura Montani (Roma), Marie Rose Moro (Parigi), Salomon Resnik (Parigi), Mario Rossi Monti (Firenze), Mario Scarcella (Messina), Sverre Varvin (Oslo), Vamik D. Volkan (Charlottesville, USA). |
Le illustrazioni contenute in questa Newsletter sono tratte da: "From Neurology to Psychoanalysis: Sigmund Freud's Neurological Drawings and Diagrams of the Mind" di Lynn Gamwell and Mark Solms.
La prossima newsletter verrà inviata nel mese di Marzo 2023. Cordiali saluti.
.Próximo boletín informativo será enviado en Marzo de 2023. Saludos cordiales. .
La prochaine newsletter sera envoyée en Mars 2023. Cordiales salutations.
The next newsletter is in March 2023. Best regards.
Giuseppe Leo Direttore Responsabile (Editor) rivista di psicoanalisi applicata Frenis Zero
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