FRENIS Zero Rivista di Psicoanalisi applicata / Journal of applied Psychoanalysis

Iscrizione n. 978 Registro della Stampa del Tribunale di Lecce

ISSN: 2037-1853

Direttore Responsabile: dott. Giuseppe Domenico LEO

Sede redazionale: Centro Psicoterapia Dinamica "M. Mancia"- via Lombardia, 18 - 73100 Lecce

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Edizioni Frenis Zero (Publisher) web.tiscali.it/cepsidi (Eng.) http://web.tiscali.it/hermann1889/frenisEdizioni.htm(Ita)                                                                                          

December Dicembre Décembre Diciembre 2023                          

 

                     


I nostri migliori auguri di buon Natale e di un felice nuovo anno. Best wishes for the Holy Christmas and happy new year. Nuestros mejores deseos para Navidad y Año Nuevo.Les meilleurs voeux de bon Noel et d'un heureux nouveau an.


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Nuovo articolo: SULLA SUPERVISIONE di Nancy McWilliams







L'articolo è il testo della relazione presentata dall'autrice al webinar SULLA SUPERVISIONE del giorno 11 novembre 2023 organizzato da Frenis Zero (si veda in basso per la registrazione video). L'autrice è tra gli autori del nuovo libro delle Edizioni Frenis Zero SUPERVISIONE E PSICOANALISI (a cura di Giuseppe Leo). Siamo lieti di annunciare, inoltre, che Nancy McWilliams ha accettato di entrare nel Comitato Scientifico di Frenis Zero.

Clicca qui per leggere l'articolo: http://web.tiscali.it/editore2022/mcwilliams.htm

 

NUOVO LIBRO delle EDIZIONI FRENIS ZERO: "SUPERVISIONE E PSICOANALISI"

Per prepararsi adeguatamente al webinar con Nancy McWilliams ad agosto 2023 è uscito il libro collettivo SUPERVISIONE E PSICOANALISI, a cura di Giuseppe Leo, con scritti di Nancy McWilliams, Anthony Bass, Giuseppe Riefolo, Margit Schmolke, Nataly Hoffmann ed un'intervista inedita sulla supervisione a Donald Meltzer.


Quello della supervisione in gruppo è il tema centrale del capitolo che Nancy McWilliams ha voluto donare per la costruzione di questo libro. Ma un gruppo di supervisione psicoanalitica si può formare in tanti modi diversi ed in tanti contesti diversi: come gruppo di analisti e/o psicoterapeuti di formazione analitica già avviata, o di gruppi di analisti e/o psicoterapeuti in formazione (training) all’interno di Istituti o Scuole di specializzazione in psicoterapia, o ancora di gruppi che si formano all’interno di corsi universitari che forniscono un supplemento formativo clinico ai normali corsi teorici sulla psicoterapia psicoanalitica. Ci sono poi le esperienze di supervisione istituzionale all’interno dei Servizi (psichiatrici o destinati ad altri tipi di utenza) o di Comunità: nel suo capitolo Giuseppe Riefolo si concentra proprio sulla discussione dei casi nei gruppi multiprofessionali di un Centro di Salute Mentale. Più delicate sono le questioni legate alle relazioni inconsce che si attivano nel processo di supervisione, ed in particolare relative all’intreccio transfero-controtransferale che si crea tra la relazione paziente-analista in supervisione e quella di quest’ultimo col supervisore. Kernberg parla di ‘processo parallelo’. Su tali intrecci transfero-controtransferali tra setting analitico e setting di supervisione, ossia sul confine tra terapia e supervisione, su cui ciascun supervisore ha il dovere di vigilare, in questo libro sono preziose le affermazioni di Donald Meltzer (in un’ottica più vicina al modello delle relazioni oggettuali) espresse in un’intervista da lui rilasciata nel 1999, nonché i richiami che fa Anthony Bass (in un’ottica più relazionale) nel suo capitolo alla propria esperienza di supervisore, nonché agli scritti di altri autori come Berman (2014) e Sarnat (2014). Infine, Schmolke e Hoffmann in un capitolo di questo libro illustrano un programma di ricerca, sulla base di questionari somministrati sia a terapeuti in formazione che ad analisti già formati, tesi ad un’auto- valutazione su quanto la supervisione da loro seguita possa avere avuto dei risvolti terapeutici nella loro relazione coi rispettivi pazienti.



A cura di/ Editor Giuseppe Leo

Scritti di / Writings by:  Anthony Bass, Nataly Hoffmann, Giuseppe Leo, Nancy McWilliams, Donald Meltzer,  Giuseppe Riefolo, Margit Schmolke et al.

Editore: Frenis Zero

Collana / Collection: Confini della Psicoanalisi

Anno di pubblicazione / Year of publication: 2023

Pagine: 210

ISBN: 978-88-97479-44-4

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Incontri clinici di supervisione sui casi complessi col dott. Giuseppe Riefolo per il 2024
Continuando gli incontri di supervisione nella nostra sede di via Lombardia n.18 a Lecce siamo arrivati alla 25.a edizione dei corsi residenziali col dott. Giuseppe Riefolo (psicoanalista SPI, IPA, Roma). Gli appuntamenti previsti sono per il 13 gennaio 2024 e per il 6 aprile 2024. CHI VOLESSE PARTECIPARE DA REMOTO PUO' FARLO SEGNALANDOCI TALE OPZIONE. Ogni incontro può avere un massimo di 15 iscritti tra Medici (psichiatri, neuropsichiatri infantili, psicoterapeuti) e psicologi (psicoterapeuti abilitati). Per iscrizioni e info sui costi inviare email all'indirizzo assepsi@virgilio.it

RECENSIONE  CINEMATOGRAFICA



La recensione scritta da Giuseppe Leo del film di Michele Riondino PALAZZINA LAF (2023) è accessibile dal link http://web.tiscali.it/editore2022/palazzinaLAF.htm

Nuova pubblicazione in inglese in memoria di Roberto Losso (scomparso il 22.06.2023): "TRANSGENERATIONAL REPEATING, TRANSGENERATIONAL WORKING-THROUGH, THE SHARED FAMILY UNCONSCIOUS WORKING-THROUGH FANTASY"  di Roberto Losso e Ana Packciarz Losso



  Ci ha colti con tristezza la notizia della morte a 95 anni (22 giugno 2023) di Roberto Losso (1928-2023), illustre psicoanalista argentino che tanti seminari e tante amicizie aveva stabilito in Italia. Laureato in Medicina all'Università di Buenos Aires e poi all'Università di Roma, psicoanalista e specialista in psichiatria, è stato membro ordinario con funzioni di training dell'Associazione Psicoanalitica Argentina (APA/IPA). E' stato professore di "Salute Mentale, Psicosemiologia e Psichiatria" alla Facoltà di Medicina dell'Università di Buenos Aires (UBA), e di "Clinica della Coppia e della Famiglia" all'Università Kennedy (specializzazione di Psicologia Clinica). E' autore di libri, di capitoli di differenti libri concernenti la psicoanalisi della famiglia e della coppia, nonché di 72 articoli pubblicati in riviste scientifiche.

Questo articolo venne originariamente presentato come relazione al congresso dell'IPA di Berlino nel 2007, e ne è stata autorizzata la pubblicazione su Frenis Zero da parte di Roberto Losso prima della sua scomparsa. Lo potete leggere al link http://web.tiscali.it/editore2022/losso.htm .




New paper in English: "TO BE OR NOT TO BE? THE ROLE OF THE UNCONSCIOUS IN TRANSGENDER TRANSITIONING: IDENTITY, AUTONOMY AND WELL-BEING" by Alessandra Lemma and Julian Savulescu       




L'articolo in inglese è disponibile alla pagina http://web.tiscali.it/editore2022/lemma.htm



Nuovo libro delle Edizioni Frenis Zero:  "INFANT RESEARCH E PSICOANALISI" (edizione italiana)

 

 

è appena uscito il libro collettivo curato da Giuseppe Leo  con scritti di Beatrice Beebe, Karlen Lyons-Ruth, Jeremy Nahum, Daniel Schechter, Colwyn Trevarthen, Edward Tronick.

 

Questa prima edizione italiana viene pubblicata dopo la morte di Arnold Modell, a cui questo libro è dedicato insieme a tre dei pionieri del dialogo tra psicoanalisi ed infant research: Daniel Stern, Berry Brazelton e Jeremy Nahum. Il libro è introdotto da un ricordo di Daniel Stern da parte di Daniel Schechter e da un tributo a Jeremy Nahum scritto da Karlen Lyons-Ruth. Dopo l'introduzione del curatore, Giuseppe Leo, lo sviluppo delle metodologie dell'infant research viene illustrato dal contributo scritto da Beatrice Beebe, il cui viaggio ci conduce attraverso la creazione di una disciplina in compagnia dei suoi creatori come Daniel Stern, Frank Lachmann, Joseph Jaffe e molti altri. Il capitolo di Trevarthen è una discussione del suo lavoro con Berry Brazelton. Il contributo scritto da Ed Tronick si focalizza sulla diade madre-bambino come anche su quella analista-paziente, diadi concepite come sistemi dinamici aperti, capaci di creare significati, in cui la coerenza è imperfetta nel migliore dei casi e la coordinazione si alterna con la non corrispondenza. Karlen Lyons-Ruth e Jeremy Nahum, due dei membri del Boston Change Process Study Group, trattano nel loro capitolo del mondo rappresentazionale delle madri, in particolare della valutazione delle rappresentazioni di madri la cui relazione col proprio figlio è caratterizzata dalla confusione dei ruoli.

 

A cura di/ Editor Giuseppe Leo

Scritti di / Writings by:  Beatrice Beebe, Karlen Lyons-Ruth, Jeremy Nahum, Daniel Schechter, Colwyn Trevarthen, Edward Tronick et al.

Editore: Frenis Zero

Collana / Collection: Confini della Psicoanalisi

Anno di pubblicazione / Year of publication: 2022

Pagine: 276

ISBN: 978-88-97479-38-3

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NUOVO LIBRO (in English): "WHY WAR IN UKRAINE AND IN EUROPE? PSYCHOANALYSIS, TRAUMA, AND RESILIENCY"


è appena uscito il libro collettivo curato da Giuseppe Leo  con scritti di Vamik Volkan, Sverre Varvin, Giuseppe Leo, Ksenia Zaitseva et al .




 

Nel primo anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina questo libro vuole esplorare un'area interdisciplinare sugli aspetti motivazionali che fanno da sfondo all'attuale guerra in Ucraina come anche sulle strategie  che nel contesto della salute mentale mirano a promuovere la resilienza in un  contesto così massivamente traumatico. Dopo la prefazione del curatore, Giuseppe Leo, il capitolo di Vamik Volkan esamina ciò che può accadere quando l'organizzazione di personalità di un leader politico si intreccia con processi sociali e politici e con immagini storiche condivise. Non si suggerisce qui che gli aspetti del mondo reale ed i calcoli che nell'ambito del processo secondario sono correlati a tali orribili eventi non siano importanti e che dovrebbero essere scartati a favore di considerazioni psicologiche. Al contrario, l'autore si propone di dimostrare che gli psicoanalisti possono contribuire ad un'analisi più completa delle organizzazioni di personalità dei leader politici, delle loro interazioni coi sostenitori e del loro ruolo nei processi politici o sociali. Ksenia Zaitseva, psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico di Kharkiv, nel suo capitolo ci lascia una toccante testimonianza personale delle prime settimane del conflitto, con l'intera gamma di sentimenti contraddittori e confusi, facenti seguito alla terribile pressione di distruzione, bombardamenti e massacri di innocenti, e poi alla sua esperienza di rifugiata in Austria, a sua volta capace di condurre gruppi psicologici per rifugiati adulti e bambini. Sverre Varvin nel suo capitolo concernente i rifugiati, non riguardante in modo specifico quegli Ucraini, analizza le due polarità del nostro atteggiamento nei loro confronti: compassione e deumanizzazione. Infine, un gruppo di psicologi dell'Università di Leopoli (Lviv) (Kalka, Blikhar, Tsyvinska, Kuzo, Marchuk, Katolyk) indagano nel loro capitolo i tratti specifici della resilienza, le sue manifestazioni ed i suoi sviluppi nelle persone poste di fronte all'aggressione militare contro l'Ucraina. I risultati dell'applicazione della tecnica del "Disegno della persona nella pioggia" ha reso possibile la valutazione delle componenti della resilienza e dei livelli principali della sua manifestazione nel  gruppo di ricerca nel quale lo studio ha dimostrato l'esistenza di tre livelli di resilienza: basso, medio, ed alto. L'importanza nell'individuare differenti livelli di resilienza consiste nel trovare ed implementare modalità di supporto e di aiuto psicologico rivolto ai soggetti con livelli bassi o medi di resilienza.  Con l'aumento del suo livello attraverso lo sviluppo di risorse adattative e di capacità di resistenza, gli individui possono mobilizzare le loro riserve interiori in modo da proteggere il loro Paese e fornire assistenza a vari livelli.


A cura di/ Editor Giuseppe Leo

Scritti di / Writings by:  V. Blikhar, N. Kalka, H. Katolyk, L. Kuzo, G. Leo, A. Marchuk, M. Tsyvinska, S. Varvin, V. D. Volkan, K. Zaitseva. 

Editore/ Publishing house: Frenis Zero

Collana / Collection: Id-entità Mediterranee

Anno di pubblicazione / Year of publication: 2023

Pagine: 235

ISBN: 978-88-97479-42-0

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  Di questo libro, di prossima traduzione in italiano, è stato già tradotto il capitolo di Ksenia Zaitseva al link: http://web.tiscali.it/editore2022/zaitseva.htm

New paper in English: "DONALD WINNICOTT'S VISION OF HEALTH. CREATIVE PROCESSES AS DEFENCE MECHANISMS AGAINST ANXIETY AND TRAUMA" by Daniela Carstea







To read the paper link to: http://web.tiscali.it/frenis0psicoanalisi/winnicott.htm 

 




RECENSIONE  CINEMATOGRAFICA





 La recensione scritta da Giuseppe Leo del film di Micaela Ramazzotti FELICITA' (2023) è accessibile dal link http://web.tiscali.it/editore2022/felicita.htm





NUOVA PUBBLICAZIONE (en français):2022, LA  révolution des femmes en Iran par Rita El Khayat

 

 

Mahsa Amini est torturée à mort pour n’avoir pas bien porté « le voile islamique » dans son pays, en Iran. Elle avait vingt-deux ans. La vie l’attendait : la mort l’a sauvagement emportée parce qu’elle ne voulait pas obéir à l’ordre féodal, patriarcal, théocratique et fasciste des mollahs qui avaient fait, eux, leur révolution islamiste, en 1979 ; cette révolution qui avait excité intellectuellement même le philosophe Michel Foucault (qui s’était lourdement trompé sur son sens) mais n’avait pas impressionné la journaliste Oriana Fallaci qui avait arraché le voile, l’avait jeté devant Khomeiny et l’avait quitté sans finir son interview avec lui.

Le lien pour lire cet article: http://web.tiscali.it/frenis0psicoanalisi/iranKHAYAT.htm 

 

NUOVA PUBBLICAZIONE:  "IN PRINCIPIO ERA L'AZIONE. ENACTMENT COME PROCESSO GENERATIVO" di Giuseppe Riefolo

 

 L'articolo è un estratto della relazione che Giuseppe Riefolo ha presentato al seminario con Galit Atlas "Psicoanalisi in dialogo" (26.11.2022) organizzato da Frenis Zero. Il link per leggere l'articolo è alla pagina http://web.tiscali.it/frenis0psicoanalisi/riefoloenactment2022.htm 

 

NUOVA PUBBLICAZIONE:  "Declinazioni del femminile nella migrazione: corpo, trauma, differenze culturali " di Virginia De Micco

 

 

 L'articolo "DECLINAZIONI DEL FEMMINILE NELLA MIGRAZIONE: CORPO, TRAUMA, DIFFERENZE CULTURALI" di Virginia De Micco è disponibile al link: http://web.tiscali.it/frenis0psicoanalisi/demicco.htm 

 



 

RECENSIONI BIBLIOGRAFICHE:  "LA SUPERVISIONE" di Nancy McWilliams e "IL CERVELLO HA UNA MENTE PROPRIA" di Jeremy Holmes

 

La recensione del libro di Nancy McWilliams LA SUPERVISIONE. TEORIA E PRATICA PSICOANALITICHE" (2022)   è accessibile a partire dal link: http://web.tiscali.it/frenis0psicoanalisi/mcwilliamsSUPERVISIONE.htm 

 

La recensione del libro di Jeremy Holmes IL CERVELLO HA UNA MENTE PROPRIA. ATTACCAMENTO, NEUROBIOLOGIA E LA NUOVA SCIENZA DELLA PSICOTERAPIA" (2022) è accessibile a partire dal link: http://web.tiscali.it/frenis0psicoanalisi/holmes2022.htm 

 

NUOVA PUBBLICAZIONE  (in italiano) DI EFRAT GINOT 

 

 

Vi proponiamo il testo della relazione "IL POTERE EMPATICO DEGLI ENACTMENT TERAPEUTICI" che Efrat Ginot ha esposto nel seminario organizzato da Frenis Zero lo scorso 11 giugno. Il testo è accessibile dal link: http://web.tiscali.it/frenis0psicoanalisi/ginotEMPATIA.htm 

 

NUOVA RECENSIONE DELL'ULTIMO LIBRO (in inglese) DI EFRAT GINOT 

Vi proponiamo una recensione scritta da Giuseppe Leo dell'ultimo libro di Efrat Ginot che sarà in commercio a partire da agosto 2022: "OUR ANXIOUS SELVES: NEUROPSYCHOLOGICAL PROCESSES AND THEIR ENDURING INFLUENCE ON WHO WE ARE" .La recensione è alla pagina http://web.tiscali.it/frenis0psicoanalisi/ginot2022.htm 

 

 

 

 

Nuovo libro delle Edizioni Frenis Zero: "CRISI ECOLOGICA E PANDEMIA. UNA SFIDA PER LA PSICOANALISI" 

 

 

 

è appena uscito il libro collettivo curato da Giuseppe Leo  con scritti di Hilda Catz, Anna Ferruta, Marco Francesconi, Pietro Roberto Goisis, Robert Hinshelwood, Nancy McWilliams, Giuseppe Riefolo, Merav Roth, Cosimo Schinaia, Daniela Scotto di Fasano, Robert Stolorow. 

 

La psicoanalisi contemporanea ha effettuato recentemente un “cambio di paradigma” che consiste nel misurarsi coi disagi delle civiltà emergenti dall’estensione del dominio esplicativo della psicoanalisi non solo in direzione dei fenomeni sociali e politici, ma anche dell’impatto dei problemi ecologici ed ambientali sulla psiche umana. Nuovi paradigmi necessitano di nuovi concetti come quello di “disagio pandemico” coniato dal curatore Giuseppe Leo. Tale termine si riferisce all’opera “Il Disagio della Civiltà” di Freud in modo da focalizzarsi su quelle mutazioni antropologiche, che comprendono l’espansione delle tecnologie e i mutamenti ecologici, che rappresentano fratture irreversibili che hanno posto una parte dell’umanità di fronte alla fragilità di quelle strutture sociali e culturali, su cui, come scrive Kaës, si basa la permanenza della civiltà, se non della stessa specie umana. E occuparsi dei disagi delle civiltà conduce la psicoanalisi a una sfida non del tutto ancora assimilata, quella del misurarsi con le dinamiche sociali e non più solo con quelle intrapsichiche, e del pensare a tali cambiamenti come “condizioni extra-psichiche”, sempre secondo Kaës, che forniscono una cornice o “setting” alla formazione dell’apparato psichico, alle forme della soggettività che da esse derivano e alle forme di sofferenza che esse hanno prodotto.
Dopo l'introduzione di Robert Hinshelwood "Pandemia e pandemonio" ed il testo di Robert Stolorow su "Pianeta Terra. Crollo dell'illusione metafisica", entrambi focalizzandosi sullo stretto legame esistente tra cambiamenti climatici e pandemia da Covid-19, il curatore Giuseppe Leo sviluppa il tema della "Pandemia e disagi climatici in psicoanalisi" con un excursus storico che da Freud passa attraverso Searles e quindi gli autori contemporanei che più hanno indagato nella letteratura psicoanalitica le questioni ecologiche. La sezione “Psicoanalisi in tempi di pandemia” viene introdotta da Nancy McWilliams con il testo “Psicoterapia in una pandemia”, scritto durante il confinamento a New York e riguardante i sentimenti del terapeuta nel corso delle consultazioni online. Nella stessa sezione troviamo gli scritti di Anna Ferruta, Hilda Catz, Giuseppe Riefolo, Merav Roth, e Cosimo Schinaia, concernenti il come si “applica” la psicoanalisi alla crisi del COVID-19 (psicoanalisi come strumento di interpretazione della crisi pandemica ai vari livelli, individuale, sociale, politico) ma anche il come si “pratica” essa in una tale situazione (condizioni di praticabilità di essa in un tale contesto globale senza precedenti).
La sezione “Quando lo psicoanalista è il paziente” contiene la testimonianza di Pietro Roberto Goisis, psichiatra e psicoanalista milanese sopravvissuto al coronavirus. In questa pandemia sia l’analista che il paziente devono far i conti con una realtà esterna pericolosa, col compito supplementare per il terapeuta di aiutare a far fronte alle minacce provenienti dalla realtà interna del paziente.
Infine, nella sezione “Psicoanalisi e Cambiamento Climatico” c’è il capitolo scritto da Marco Francesconi e da Daniela Scotto di Fasano “Ambiente e Covid-19”.

 

A cura di/ Editor Giuseppe Leo

Scritti di / Writings by:  Hilda Catz, Anna Ferruta, Marco Francesconi, Pietro Roberto Goisis, Robert Hinshelwood, Nancy McWilliams, Giuseppe Riefolo, Merav Roth, Cosimo Schinaia, Daniela Scotto di Fasano, Robert Stolorow. 

Editore: Frenis Zero

Collana / Collection: Confini della Psicoanalisi

Anno di pubblicazione / Year of publication: 2022

Pagine: 268

ISBN: 978-88-97479-36-9

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Nuovo libro delle Edizioni Frenis Zero: "ENACTMENT IN PSICOANALISI" a cura di G. Leo & G. Riefolo

 

 

 

 

è uscito il libro collettivo curato da Giuseppe Leo e da Giuseppe Riefolo con scritti di Jay Greenberg, Efrat Ginot, Jeremy Safran e Jessica Kraus, introduzione di Galit Atlas. 

 Questo libro, dedicato alla memoria di Lewis Aron e di Jeremy Safran, esplora il tema dell’enactment in relazione ai confini in psicoanalisi, con riferimento ad una serie di punti di vista che inquadrano aree cruciali per la clinica. Nell’introduzione Galit Atlas scrive che l’enactment è diventato un termine ampiamente utilizzato nella psicoanalisi contemporanea trasversalmente alle varie scuole ed orientamenti, un termine che si riferisce al modo davvero unico in cui l’analista si sente affettivamente coinvolto e partecipe della matrice relazionale del paziente in modi che egli non aveva previsto in anticipo e che potrebbe riconoscere solo in un tempo successivo. Inoltre, l’analista nordamericana analizza il concetto di “enactment generativo”, suggerendo che gli enactment nella diade analitica non vanno visti solo come una modalità restrittiva e ripetitiva, il cui beneficio terapeutico può passare solo attraverso la loro risoluzione, ma essi stessi possono essere anche generativi e produttivi di crescita. Giuseppe Leo, uno dei curatori del libro, esamina il concetto di enactment a partire dai seguenti punti di vista: intra-psichico, inter-psichico, intra-disciplinare, inter-disciplinare, inter-culturale e trans-generazionale. Il capitolo di Jeremy Safran e di Jessica Kraus tratta delle rotture dell’alleanza terapeutica, delle impasse e degli enactment legati al transfert-controtransfert che sono inevitabili nella terapia. Dato che un crescente corpus di evidenze suggerisce che la riparazione delle rotture dell’alleanza è correlata ad un esito positivo del trattamento, gli autori promuovono lo sviluppo di metodi di training finalizzati ad affinare le capacità dei terapeuti di individuare tali rotture ed i processi terapeutici negativi in modo da lavorare con essi costruttivamente. Jay Greenberg nel suo capitolo sottolinea come, nonostante l’approccio relazionale apra la possibilità di concepire la tecnica su misura rispetto ai singoli analizzandi, in modo da negoziare il modo più agevole per lavorare all’interno di ogni unica diade analitica, molte vignette cliniche nella recente letteratura mettono in evidenza la tendenza degli analisti di assumersi notevoli rischi, di coinvolgersi in modalità altamente personali coi pazienti, rompendo in tal modo la cornice analitica tradizionale. L’autore discute varie implicazioni della tendenza degli analisti relazionali ad enfatizzare tale sorta di interventi, e pone questioni su come venga recepito attualmente il pensiero relazionale. Efrat Ginot nel suo capitolo mostra come, nonostante l’apparente estraneità degli enactment con l’empatia, le neuroscienze abbiano iniziato a delineare processi neuropsicologici che modellano in modo simile e che sono alla base di entrambi, facendo luce su quali meccanismi essi abbiano in comune. Infine, Giuseppe Riefolo, l’altro curatore del libro, suggerisce che il dialogo analitico si sviluppa come un movimento continuo chiamato “processo dissociativo”, e che tale processo consiste nella continua oscillazione tra posizioni difensive e posizioni creative. La dissociazione in quanto difesa costituisce un’affermazione teorica di Freud, mentre la dissociazione come possibilità di nuove soluzioni creative rappresenta un contributo teorico che proviene da Janet e che è stato adottato dalla psicoanalisi relazionale ed intersoggettiva. L’analista deve rispettare le dissociazioni difensive del paziente, ma al contempo deve essere particolarmente attento a supportare potenziali soluzioni, mai diventate reali prima, che possono emergere come nuovi aggregati associativi derivanti dalla dissociazione di esperienze frustranti o traumatiche, che Riefolo propone di chiamare “dissociazioni creative”.

A cura di/ Editor Giuseppe Leo & Giuseppe Riefolo

Scritti di / Writings by:  Galit Atlas, Efrat Ginot, Jay Greenberg, Jessica Kraus, Giuseppe Leo, Giuseppe Riefolo, Jeremy Safran

Editore: Frenis Zero

Collana / Collection: Confini della Psicoanalisi

Anno di pubblicazione / Year of publication: 2022

Pagine: 320

ISBN: 978-88-97479-34-5

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RECENSIONE BIBLIOGRAFICA

La recensione di Giuseppe Leo del libro di Renos Papadopoulos "Dislocazione involontaria" (2022) è accessibile al link http://web.tiscali.it/frenis0psicoanalisi/dislocazione.htm 

 

 

 


NUOVO LIBRO IN INGLESE DELLE EDIZIONI FRENIS ZERO

 

 

   è uscita l'edizione inglese di "Vite Soffiate. I vinti della psicoanalisi", opera di fiction di Giuseppe Leo che come un giallo, in cui l'io narrante è Karin Stephen Costelloe (cognata di Virginia Woolf), si incentra su un misterioso manoscritto il cui autore è Otto Gross, uno dei vinti della psicoanalisi che, come Tatiana Rosenthal, Sabina Spielrein, Viktor Tausk, Eugénie Sokolnicka, Sophie Morgenstern, è stato uno dei pionieri della psicoanalisi. Nel manoscritto di Otto compaiono lettere tra tutti questi protagonisti che permettono di costruire una storia "altra" della psicoanalisi. Ma il manoscritto di Otto è un falso o ha qualche fondamento di veridicità storica?

La nuova edizione inglese, "migliorata" rispetto a quella italiana del 2011, è disponibile su Amazon: https://www.amazon.com/dp/8897479324 

 

 

 

EVENTI FORMATIVI ORGANIZZATI DA FRENIS ZERO

 

Ogni due anni le Edizioni Frenis Zero organizzano un convegno "Id-entità Mediterranee" in cui si invitano non solo psicoanalisti ma anche uomini e donne di cultura a dibattere sui "disagi delle civiltà mediterranee". Nella pagina di Thalassa. Portolano of Psychoanalysis http://web.tiscali.it/frenis0/portolanonews.htm potete visionare le edizioni precedenti. Per il  2022 abbiamo organizzato due webinar con relatori internazionali anziché un convegno in presenza. Per il giorno 11 giugno 2022 Frenis Zero ha organizzato il webinar con Efrat Ginot (New York) su "Enactment ed Empatia" e per il 26 novembre 2022 il webinar con GALIT ATLAS" (New York) "PSICOANALISI IN DIALOGO". Per il 2023 Frenis Zero ha organizzato un webinar con Nancy McWilliams "SULLA SUPERVISIONE" di cui proponiamo un estratto video.

Di seguito un estratto video della relazione di Galit Atlas e dell'introduzione di Giuseppe Leo.  

INTRODUZIONE di GIUSEPPE LEO Canale YouTube: https://youtu.be/TSvgcFGaaBM 

RELAZIONE DI GALIT ATLAS. Canale YouTube: https://youtu.be/y_Pbrqb8k4U 

RELAZIONE DI NANCY MCWILLIAMS "Sulla Supervisione" con l'introduzione di Giuseppe Leo, e la discussione con Andrea Gaddini, Giuseppe Riefolo, Paolo Boccara e Giovanni Meterangelis.


 

 

Per visionare gli estratti video del seminario con Efrat Ginot cliccate sui seguenti link:

Webinar with Efrat Ginot "ENACTMENT AND EMPATHY" (June 11, 2022) Link: https://youtu.be/_vjFCcEECkE 


Discussione con E Ginot ENACTMENT ED EMPATIA/P Boccara, A Gaddini, G Leo, G Meterangelis, G Riefolo Link: https://youtu.be/oHh6SHVFACs


 

 

 

 

 

NUOVO LIBRO IN INGLESE "FEAR OF LOCKDOWN. PSYCHOANALYSIS, PANDEMIC DISCONTENTS AND CLIMATE CHANGE"

 

 

La psicoanalisi contemporanea ha effettuato recentemente un “cambio di paradigma” che consiste nel misurarsi coi disagi delle civiltà emergenti dall’estensione del dominio esplicativo della psicoanalisi non solo in direzione dei fenomeni sociali e politici, ma anche dell’impatto dei problemi  ecologici ed ambientali sulla psiche umana. Nuovi paradigmi necessitano di nuovi concetti come quello di “disagio pandemico” contenuto nel titolo di questo libro. Tale termine si riferisce all’opera “Il Disagio della Civiltà” di Freud in modo da focalizzarsi su quelle mutazioni antropologiche, che comprendono l’espansione delle tecnologie e i mutamenti ecologici, che rappresentano fratture irreversibili che hanno posto una parte dell’umanità di fronte alla fragilità di quelle strutture sociali e culturali, su cui, come scrive Kaës, si basa la permanenza della civiltà, se non della stessa specie umana. E occuparsi dei disagi delle civiltà conduce la psicoanalisi a una sfida non del tutto ancora assimilata, quella del misurarsi con le dinamiche sociali e non più solo con quelle intrapsichiche, e del pensare a tali cambiamenti come “condizioni extra-psichiche”, sempre secondo Kaës, che forniscono una cornice o “setting” alla formazione dell’apparato psichico, alle forme della soggettività che da esse derivano e alle forme di sofferenza che esse hanno prodotto.

Dopo la prefazione scritta da Nancy McWilliams “Psicoterapia in una pandemia”, scritta durante il confinamento a New York e riguardante i sentimenti del terapeuta nel corso delle consultazioni online, dopo l’introduzione del curatore Giuseppe Leo, la sezione “Psicoanalisi in tempi di pandemia” (con scritti di Anna Ferruta, Hilda Catz, Giuseppe Riefolo, Merav Roth, e Cosimo Schinaia) concerne il come si “applica” la psicoanalisi alla crisi del COVID-19 (psicoanalisi come strumento di interpretazione della crisi pandemica ai vari livelli, individuale, sociale, politico) ma anche il come si “pratica” essa in una tale situazione (condizioni di praticabilità di essa in un tale contesto globale senza precedenti).

La sezione “Quando lo psicoanalista è il paziente” contiene la testimonianza di Pietro Roberto Goisis, psichiatra e psicoanalista milanese sopravvissuto al coronavirus. In questa pandemia sia l’analista che il paziente devono far i conti con una realtà esterna pericolosa, col compito supplementare per il terapeuta di aiutare a far fronte alle minacce provenienti dalla  realtà interna del paziente.

Infine, nella sezione “Psicoanalisi e Cambiamento Climatico” c’è il capitolo scritto da Marco Francesconi e da Daniela Scotto di Fasano.

 

A cura di/ Editor Giuseppe Leo

Scritti di / Writings by:  H.Catz, A.Ferruta, M.Francesconi, P.R.Goisis,N.McWilliams, G.Riefolo, M. Roth, C. Schinaia, D.Scotto Di Fasano 

Editore: Frenis Zero

Collana / Collection: Confini della Psicoanalisi

Anno di pubblicazione / Year of publication: 2020

Pagine: 296

ISBN: 978-88-97479-21-5

Acquista su amazon.com          

 

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NUOVA EDIZIONE DEL LIBRO IN INGLESE "ROCK MUSIC AND PSYCHOANALYSIS"  

 

 

 Il libro in inglese ROCK MUSIC AND PSYCHOANALYSIS,, dedicato alla memoria di Lewis Aron, chitarrista rock oltre che insigne psicoanalista, continuerà nella seconda edizione a raccogliere scritti di analisti e neuroscienziati (come Joseph LeDoux) dalla "doppia identità" di musicisti rock. La seconda edizione è arricchita di una prefazione di John Shaw, mentre il capitolo di Heather Ferguson è stato integrato con le sue riflessioni da psicoanalista che ha in cura musicisti rock alle prese con il "lockdown". Il video è nel canale YouTube di Frenis Zero al link https://youtu.be/3i5ciBtNpd4 

A cura di Giuseppe Leo

Scritti di:   Lewis Aron  Heather Ferguson  Joseph LeDoux  Giuseppe Leo  John Shaw  Rod Tweedy

Editore: Frenis Zero

Collana: Confini della Psicoanalisi

Anno di pubblicazione: 2020

Pagine: 221

ISBN: 978-88-97479-35-2  

Il libro è acquistabile su Amazon

 


 

NUOVO LIBRO (2021) DI FICTION IN INGLESE "MY IDEAS FELT LIKE OUTSIZE CLOTHES. A TALE FOR ETTY HILLESUM" di Giuseppe Leo

 

 

All'indomani della Giornata della Memoria è giunto alla Seconda edizione il racconto di Giuseppe Leo che narra di due donne, Etty e Helena, che a distanza di 70 anni l'una dall'altra portano avanti ciascuna un progetto salvifico. Etty è ovviamente la Hillesum, personaggio storico le cui note di diario, scrive la prefatrice Bettine Siertsema, <<sebbene in questo racconto siano parte di un'opera di "fiction", per coloro che conoscono i suoi diari e  lettere reali, è come se (Etty) fosse riportata a parlare nuovamente>>. Nella "fiction" letteraria Etty Hillesum si adopera con altri "Giusti" per salvare e far fuggire dal campo di Westerbork due bambini. Recenti testimonianze raccolte da Bettine Siertsema (professore associato di Storia alla "Vrije Universiteit" di Amsterdam),sembrano suffragare con prove documentarie tale opera salvifica di Etty. Helena è invece un personaggio frutto interamente dell'invenzione letteraria che attivamente finisce per salvare un bambino piccolo e portarlo via dagli orrori della guerra civile siriana ai nostri giorni. Un terzo personaggio del racconto, un misterioso investigatore, scopre un fil rouge che lega la storia di uno dei bambini salvati da Etty Hillesum, Juan, vittima della dittatura argentina,  alla storia personale di Helena.   La seconda edizione contiene la prefazione di Bettine Siertsema, professore associato di Storia alla "Vrije Universiteit" di Amsterdam, specializzata nella Shoah e nella ricerca sulle testimonianze ad essa attinenti. Un video pertinente si trova nel canale YouTube di Frenis Zero https://youtu.be/WWy66k0ADVE 

 

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LIBRO IN ITALIANO "ESSERE NELLA CURA"  

 

 

Autori: Giacomo Di Marco, Isabella Schiappadori

Editore: Frenis Zero

Collana: Confini della Psicoanalisi

Anno di pubblicazione: 2019

Pagine: 210

ISBN: 978-88-97479-17-8

Dalla presentazione degli Autori: <<La cura introduce nella storia della persona un processo di identificazione che trae vita da ciò che fa: l’atto della cura ci appartiene  e s’incontra con le persone a cui è destinato. In questo moto di identificazione sul quale si fonda la natura della relazione, avviene un processo per cui tratteniamo nel nostro mondo psichico e nell’orizzonte della nostra mente le varie modulazioni del prendersi cura. Esse ci aiutano a pensare i valori impliciti nella relazione di cura, specialmente quando la consideriamo nel passaggio dal piano della possibilità alla dimensione spazio-temporale dell’esistenza e della realtà attuale, nei modi in cui possiamo realizzarla.

In questi ultimi anni dominati da una sorta di ecumenismo psichiatrico, che ha favorito la retorica del dialogo a tutti i costi tra i vari modelli, e ha comportato il fiorire di derive e derivati che hanno svuotato di senso l’agire psichiatrico, ci pare indispensabile sostenere con forza il nostro punto di vista. Non possono essere efficaci le pratiche che non si fondano sul rispetto della soggettività del paziente e dell’operatore. Tenere in conto la soggettività è il fondamento di ogni discorso psicologico e psichiatrico.

Il privilegio, che questo testo attribuisce al “saper essere nella cura”, rappresenta una risposta, un contributo, nella sua parzialità, per ribadire con convinzione la centralità della dimensione relazionale  nel curare.  Pensiamo che la cura possa recuperare visibilità, rispetto e credibilità, se si rinuncia sempre più all'illusione di guarire  e si scopre il piacere di curare, nel duplice aspetto di sentirsi in grado di “funzionare” terapeuticamente  e di offrire alla soggettività sofferente  forme di integrazione evolutiva.>>

Il libro è acquistabile su IlMioLibro: https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/560934/essere-nella-cura/ 

 

NUOVA EDIZIONE DEL LIBRO (in inglese) su ENACTMENT  E PSICOANALISI  

 

 

 

A cura di Giuseppe Leo & Giuseppe Riefolo

Scritti di:   Galit Atlas Efrat Ginot  Jay R. Greenberg  Jessica Kraus, Giuseppe Leo, Giuseppe Riefolo,   Jeremy D. Safran

Editore: Frenis Zero

Collana: Confini della Psicoanalisi

Anno di pubblicazione: 2020

Pagine: 333

ISBN: 978-88-97479-19-2

La nuova edizione del libro è arricchita di una prefazione di Galit Atlas. Il libro è dedicato a Jeremy Safran ed a Lewis Aron, eminenti figure di psicoanalisti, recentemente scomparsi, che hanno dedicato pionieristici contributi all’argomento dell’”enactment”. Come ha scritto Safran, sebbene l’enactment sia un concetto problematico e fonte di confusione tra i differenti approcci, esso può conferire alla psicoanalisi, il cui stato di disciplina ‘liminale’ cioè al confine con altre non sempre ad essa epistemologicamente commensurabili (neuroscienze, infant research, antropologia culturale, ecc.), una significativa fonte di vitalità. Il libro esplora il tema dell’”enactment” in relazione a tali confini o aree di transizione, specie nell’introduzione di Giuseppe Leo che ne analizza la genesi storica ed il ruolo di concetto-ponte tra psicoanalisi e psichiatria, tra psicoanalisi e neuroscienze, tra psicoanalisi e pratiche trans-culturali ed esplorandone altresì la valenza trans-generazionale. Jay Greenberg nel suo capitolo discute le varie modalità di partecipazione dell’analista per cui, sebbene un certo grado di azione e ‘mutualità’ possa essere considerato espressione di un modo  meno formalizzato di interazione coll’analizzando,   molte delle vignette cliniche maggiormente influenti nella letteratura contemporanea sottolineano una maggiore tendenza del clinico ad assumersi dei rischi, cosa che però richiede una discussione critica ed attenta ai confini del setting. Giuseppe Riefolo nel suo capitolo, utilizzando vignette cliniche provenienti da setting differenti (psicoanalitico, psichiatrico nel servizio pubblico) esplora un percorso che dall’azione (concepita come qualcosa che impedisce il processo analitico in quanto antitetico rispetto al ricordare ed al rielaborare nelle prime formulazioni teoriche) passa per la relazione (per cui l’enactment diventa un processo e non più solo un evento) fino ad una concezione dell’enactment come espressione di una conoscenza relazionale implicita incarnata che può essere condivisa tra analista e paziente per produrre nuove configurazioni terapeutiche. Nel loro capitolo Safran e Kraus, pur nella consapevolezza che le rotture dell’alleanza terapeutica, le ‘impasse’ e gli ‘enactment’ siano inevitabili, illustrano il loro programma di ricerca che è stato formalizzato in una metodologia di formazione per gli psicoterapeuti volta ad individuare e ad affrontare costruttivamente tali eventi potenzialmente portatori di un esito terapeutico negativo. Infine Efrat Ginot nel capitolo conclusivo espone come, rispetto all’’enactment’ ed all’empatia, sia le osservazioni cliniche che la recente ricerca neuroscientifica forniscano sempre nuove evidenze su ciò che accomuna piuttosto che solo su ciò che  distingue tali due processi intersoggettivi.Un video riassume le tematiche del libro Link: https://www.youtube.com/watch?v=deyhMirpeoY

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LIBRO (in inglese) su INFANT RESEARCH  E PSICOANALISI  

 

  

 

 

 

Dagli articoli di precedenti numeri della rivista di psicoanalisi Frenis Zero  è uscito l'ultimo libro delle nostre edizioni per il momento in inglese e prossimamente in italiano. Il libro è dedicato a tre pionieri del dialogo tra psicoanalisi e psicologia dello sviluppo, Daniel Stern, Jeremy Nahum e Berry Brazelton. Gli autori del libro sono Beatrice Beebe (New York), che vi ripercorre il suo "viaggio" personale che dura 40 anni all'interno di questo ambito di ricerche, Karlen Lyons-Ruth ed altri che trattano delle rappresentazioni materne della confusione dei ruoli genitoriali,  Colwyn Trevarthen (Edimburgo), che ripercorre la storia delle sue ricerche a contatto con personaggi come Bruner e Brazelton, ed   Edward Tronick (Boston) che tratta delle implicazioni psicoterapeutiche della creazione diadica del significato.La introduzione è di Giuseppe Leo che è anche il curatore. In questa terza edizione Daniel Schechter ha scritto una premessa in cui ricorda la figura di Daniel Stern.  Il libro è acquistabile su Amazon:  

 

 Su Books.Google è possibile accedere ad un'anteprima limitata del libro

 

 


 

 


 

 

 

 

IL MITO DI EDIPO CI PARLA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI E

 L'EMERGENZA PANDEMICA

Nel nostro canale YouTube https://youtu.be/-P6HjYvhd7I trovate una  riflessione  in inglese a partire dal mito di Edipo. 

Marino Niola definisce Edipo il paziente zero (ne La Repubblica del 8.10.2020). L'autore del video, Giuseppe Leo,  piuttosto lo definirebbe il primo “abusatore” della Madre Natura e il primo negazionista ecologico, negazionista dell’inseparabile ed imprescindibile rapporto uomo-Natura che alcuni hanno definito come “colleganza” (relatedness)  (Searles, 1960) ed altri ancora più radicalmente “incorporazione” (embededdness) (Kassouf, 2017). Se alla psicoanalisi va il merito, storicamente, di aver analizzato l’odio per la dipendenza dalla Madre (Natura) (Winnicott) che si può combinare con le fantasie di un seno illimitatamente disponibile ed inesauribile (Klein) o di un seno gabinetto (Meltzer), sin dal già citato “Il disagio della civiltà” (1929) Freud concepisca la funzione della civiltà  come un argine posto dall’uomo, per il tramite della rinuncia al soddisfacimento pulsionale (anche e soprattutto della pulsione aggressiva che minaccia gli uomini di “sterminarsi a vicenda, fino all’ultimo uomo”, Freud, 1929, p.630) che viene normato collettivamente, “per difenderlo contro le forze della natura (…). Siano, in un simile paese, regolati nel loro corso i fiumi che minacciano di straripare, (…)”(p.582). E Schinaia ("L'inconscio e l'ambiente", 2020) commenta: “Viene proposta una natura dalla forza soverchiante, selvaggiamente disordinata, del tutto indipendente dalla volontà e dalle finalità umane, annoverata da Freud tra le principali fonti della sofferenza umana, da cui l’uomo intimidito nella sua inevitabile precarietà dovrà sempre proteggersi. Una natura crudele e indifferente, matrigna come la definiva Giacomo Leopardi nel Dialogo della Natura e di un islandese, e mai veramente addomesticata e amica”(pag.36). L’abisso, quello con cui Sofocle per bocca di Tiresia definisce la condizione di “Edipo Re”, dopo che si è scatenata la pestilenza, richiama quello che nel film di Pasolini la Sfinge, prima di essere uccisa dall’eroe, gli dice “L’abisso è dentro di te!” (non fuori di te). Ma, si chiede l'autore, l’abisso che muove Edipo ad uccidere, non solo colui che poi scoprirà essere il padre Laio, può essere anche l’odio per la Madre-Natura la cui potenza distruttiva l’eroe finisce per emulare identificandosi con l’aggressore? Può questa emulazione tradursi con la ricerca di mezzi di distruzione sempre più potenti per soddisfare il proprio desiderio di onnipotenza? E l’Edipo ‘mother-fucking’ può essere la raffigurazione di quella rivalsa narcisistica di poter impunemente violentare, insozzare e vittimizzare quella Madre-Natura dal cui cordone ombelicale si è dovuto staccare suo malgrado, odiandola per tale subita separazione?

Come molti, tra cui Schinaia, hanno rilevato Freud, erede della tradizione giudaico-cristiana, ha una visione antropo-centrica del rapporto uomo-natura per cui la civiltà ha il compito di “difenderci dalla natura” (Freud, L’avvenire di un’illusione, 1927, p.445). E opportunamente Schinaia nota, citando Dodds (Psychoanalysis and Ecology as the Edge of Chaos, 2011): “Definendo il nostro rapporto con la natura come ‘basato su un sistema assolutamente asimmetrico e sul tentativo di mantenere un’autonomia illusoria e un controllo altrettanto illusorio rispetto al caos’ Freud ha anticipato la tendenza della civiltà occidentale a guardare all’ambiente naturale in termini conflittuali e difensivi, quindi in termini di opposizione binaria. I due paradigmi del dominio dell’uomo sulla natura e della difesa dell’uomo da una natura nemica, a cui Freud fa riferimento, sono entrambi presenti nel corso della storia e hanno fortemente orientato la relazione uomo-natura. I costrutti difensivi della civiltà PATRIARCALE DANNO IN PRESTITO A QUESTA UMANITA’ INFANTILE sentimenti di PADRONANZA, che in realtà rappresentano pericolose ILLUSIONI DI CONTROLLO (Dodds, 2011)” (Schinaia, 2020, p.36).

L’ABISSO è quindi, in conclusione, la combinazione di due elementi intrinsecamente imprescinbili dalla costituzione della natura umana: il suo essere fondamentalmente antisociale (come prima di Freud avevano affermato Hobbes, Lorenz) e il suo odio per la dipendenza dalla e per l’onnipotenza della Madre Natura.

 

 


 


 


 

 

 

 


 

 




 

 


 


 



 

 



 

 


LIBRO (in Italiano) DELLE EDIZIONI FRENIS ZERO "PSICOANALISI, LUOGHI DELLA

 RESILIENZA ED IMMIGRAZIONE"  

 

AA. VV. "PSICOANALISI, LUOGHI DELLA RESILIENZA ED IMMIGRAZIONE" a cura di Giuseppe Leo 

 

 

 

S. Araùjo Cabral,  L. Curone,  M. Francesconi,  L. Frattini, S. Impagliazzo, D. Centenaro Levandowski, G. Magnani, M. Manetti, C. Marangio,  G. A. Marra e Rosa, M. Martelli, M. R. Moro,  R. K. Papadopoulos, A. Pellicciari,  G. Rigon, D. Scotto di Fasano, E. Zini, A. Zunino, Psicoanalisi, luoghi della resilienza ed immigrazione, Collana "Id-entità Mediterranee", Frenis Zero   2017, ISBN 978-88-97479-11-6, € 39,00,  pagine 372. 

 

 

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 NOVITA': LIBRI IN PRIMO PIANO 

 

"PSICOANALISI IN TERRA SANTA" a cura di A. Cusin e G. Leo

 

H. Abramovitch,  A. Cusin, M. Dwairy, A. Lotem, M. Mansur, M. P. Salatiello, "Psicoanalisi in Terra Santa",  prefazione di Anna Sabatini Scalmati, Postfazione di Christoph U. Schminck-Gustavus, Note di Nader Akkad, Collana "Id-entità Mediterranee",  Frenis Zero   2017, ISBN 978-88-97479-12-3, € 29,00 (rilegatura rigida), euro 20,00 (rilegatura economica). 

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PSICOLOGIA DELL'ANTISEMITISMO (2.a edizione) di Imre Hermann

 

 

Imre Hermann, "Psicologia dell'antisemitismo",  a cura di Giuseppe Leo, Collana "Cordoglio e Pregiudizio",  Frenis Zero 2017, ISBN 978-88-97479-10-9, € 18,00. 

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ESSERE BAMBINI A GAZA. IL TRAUMA INFINITO di Maria Patrizia Salatiello 

 

 

Maria Patrizia Salatiello, "Essere bambini a Gaza. Il trauma infinito",  Collana "Id-entità Mediterranee",  Frenis Zero   2016,        ISBN 978-88-97479-08-6, € 35,00.

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PSYCHOANALYSIS, COLLECTIVE TRAUMAS AND MEMORY PLACES (English edition) (edited by Giuseppe Leo, prefaced by Robert D Hinshelwood) 

 

Altounian, Bohleber, Deutsch, Halberstadt-Freud, Hinshelwood, Gampel, Janigro, Leo, Papadopoulos, Ritter, Varvin, Wirth, Psychoanalysis, Collective Traumas and Memory Places,(English Edition) Collection "Mediterranean                   Id-entities",  Frenis Zero   2015,        ISBN 978-88-97479-09-3, € 35,50.

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  LIBRO DELLE EDIZIONI FRENIS ZERO:

 

Lene Auestad, Werner Bohleber, Sverre Varvin, Vamik Volkan, Linden West

FUNDAMENTALISM AND PSYCHOANALYSIS 

a cura di Giuseppe Leo

con una prefazione di Janine Puget

Edizioni Frenis Zero - Seconda edizione - collana ID-ENTITA' MEDITERRANEE - 2020 - pagg. 224

 

 

 

Disponibile su  Lulu

                                                                                                   

 

 

  

                                     

 

 

ULTIMO NUMERO (N.39, anno XX,  gennaio 2023) della RIVISTA TELEMATICA "FRENIS ZERO"

E'  consultabile sul sito internet della rivista di psicoanalisi "Frenis Zero" (link: http://web.tiscali.it/bibliopsi/frenishome.htm ) il numero 39 (anno 20, gennaio 2023), numero semestrale monografico intitolato "PSICOANALISI IN AZIONE".  

 

 

 

  PSICOANALISI IN AZIONE

 

 


INDICE N.39, anno XX, gennaio 2023 

<<DECLINAZIONI DEL FEMMINILE NELLA MIGRAZIONE: CORPO, TRAUMA, DIFFERENZE CULTURALI> di Virginia De Micco

 <<2022, LA RéVOLUTION DES FEMMES EN IRAN>> di Rita El Khayat 

 <<IN PRINCIPIO ERA L'AZIONE>> di Giuseppe Riefolo

 

 

 

Boletín informativo en español: nuestro boletín informativo (A.S.S.E.Psi. NEWS) será enviado a todos los que lo  pidan (el formulario en línea está en la página web http://web.tiscali.it/bibliopsi/mail.htm  ).

1) NUEVA publicacón en inglés en memoria de Roberto Losso (1928-2023): "TRANSGENERATIONAL REPEATING, TRANSGENERATIONAL WORKING-THROUGH, THE SHARED FAMILY UNCONSCIOUS WORKING-THROUGH FANTASY" de Roberto Losso y Ana Packciarz Losso.

 Roberto Losso fue médico (Universidad de Buenos Aires), doctor en Medicina y Cirurgìa (Universidad de Roma), psicoanalista y especialista en psiquiatrìa. Fue miembro  titular didacta de la Asociaciòn Psicoanalìtica Argentina (APA/ IPA). Fue profesor de Salud Mental, Psicosemiologìa y Psiquiatrìa en la Facultad de Medicina de la UBA, y de Clìnica  de Pareja y Familia en la Universidad Kennedy (especialidad en Psicologìa Clìnica). Es autor de libros, de capìtulos de diversos libros, en relaciòn con el tema psicoanàlisis de la familia y la pareja, y de 72 trabajos publicados en revistas cientìficas.

Esta publicaciòn fue originariamente presentada en el congreso de l'IPA de Berlin en 2007, y publicada en Frenis Zero con la aprobaciòn de Roberto Losso antes de su fallecimiento el 22 de Junio de 2023. El enlace para leer el articulo es http://web.tiscali.it/editore2022/losso.htm .


2) "Estupidez y desmentida EN LOS TIEMPOS DE LA PESTE" fue presentado por Hilda Catz (Buenos Aires) al webinar  del 27 de marzo pasado "SETTING TERAPEUTICI E HOLDING" (Setting terapéuticos y Holding), organisado por Frenis Zero. Link: https://youtu.be/b2mfIc9CI9E 


 

3) Nueva publicación editada por Hilda Catz:"psicoanálisis EN PANDEMIA Y POST-PANDEMIA. CAOS, FRONTERAS COMPLEJAS, HORIZONTES INCIERTOS" (Ricardo Vergara Ed., Buenos Aires, 2021),
prólogo de Marcelo Viñar, epílogo de Raul D Motta, escritos de Diana Altavilla, Maria A. Alvarez, Axelrod Praes Ruth, Luis J. Martin Cabré, Jorge Gustavo Cantis, Jorge E. Catelli, Mónica Cruppi, Eduardo Gastelumendi, Maria Pia Isely, Lila Fabiana Gómez, Marta Lago, Giuseppe Leo, Jaime Lutenberg, Karina Meccico, Guadalupe Morais, Patricia Morandini Roth, Maria Elena Moreno, G Mabel Tripcevich Piovano, Susana Rasinsky, Ricardo Rey, Lia Ricón, Giuseppe Riefolo, Jani Santamaría, Monica Santolalla, Mónica Vargas 

 Y en este tomo VI de la Serie escrita en Pandemia continuamos en esas búsquedas de escenarios posibles para nuestra tarea como psicoanalistas, en esa propuesta de sostener el interés, guiados por las palabras de Freud a la manera de un faro que ilumina nuestros escarpados derroteros, que nos llevan por caminos imprevisibles y desconocidos frente a una realidad distópica que nos atañe a todos.
Y 100 años después, esta apocalíptica y darwinista pandemia de Covid 19 del siglo XXI nos enfrenta a un cruce entre dos eras y sus consecuencias como trauma individual, social y colectivo. Nos encontramos además con lo que podríamos denominar una pandemia mental que sigue atenazando las sociedades, las Instituciones, y las familias, cuyas consecuencias pueden constatarse en todos los órdenes de la vida.
A lo que se suma el entorno ambiental, inclusive el cambio climático y sus trágicas derivaciones que ya no se pueden desconocer ni desmentir más. Como dice Edgard Morin (2021) “…el desencadenamiento tecno-económico mundial animado por un afán de lucro insaciable es el motor de la degradación de la biosfera y de la antroposfera. Y esto me devuelve a mi resistencia” (...) “La crisis de la pandemia esta volviendo a despertar la conciencia ecológica”.

*Prólogo
Psicoanálisis en Pandemia. Caos-Fronteras Complejas-Horizontes Inciertos
Marcelo Viñar
*Introducción
Psicoanálisis en Pandemia
Hilda Catz

*NEO MASAS: A 100 años de Psicología de las masas y análisis del Yo
Ruth Axelrod
*Psicoanálisis en Pandemia, fronteras complejas. En torno a la Psicosis
Luis J. Martin Cabré
*Las masas virtuales. Conmemorando el centenario de la publicación de Psicología de Masas y Análisis del Yo (1921)
Eduardo Gastelumendi
*El Corona-encuadre
Giuseppe Riefolo, Giuseppe Leo
*La personalidad total… horizontes de sus cambios
Jaime Marcos Lutenberg
*Nuestra tarea atravesada por la pandemia
Lía Ricón
*Horizontes Oníricos en la obra de W. Bion. Contribuciones a los sueños y el soñar en la sala de análisis
Jani Santamaría Linares
*Caos-fronteras complejas- horizontes inciertos. Una mirada desde de la frontera peruana
Mónica Vargas
*Suicidio e historias de encuentro y sostén: el psicoanálisis en tiempos de pandemia
Diana Altavilla
*Psicología de las masas 100 años después. Paradigmas complejos multicausales, zonas de incertidumbre
Hilda Catz

*A la manera de un Epílogo
Raúl Domingo Motta

 

    Newsletter en français: notre newsletter (A.S.S.E.Psi. NEWS) sera envoyée à  tous qui en demanderont (le formulaire est à  la page web : 

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1) Nouvelle édition (Troisième) du livre en français

 

"PSYCHANALYSE, LIEUX DE MéMOIRE ET TRAUMATISMES COLLECTIFS", sous la direction de Giuseppe Leo, écrits de J. Altounian, S. Amati Sas, M. Avakian, W. Bohleber, M. El Husseini, R. El Khayat, Y. Gampel,  R. Kaës, J. Kristeva, G. Leo, A. Loncan, P. Matvejević, M.-R. Moro, S. Resnik, S. Varvin

 

Collection "ID-ENTITÉS MÉDITERRANÉENNES", ISBN 978-88-97479-22-2, pages 546, publié en janvier 2021.

Quatrième de Couverture: L’identité, tant dans sa dimension individuelle que collective, semble une construction et élaboration continue de mémoires qui sont accueillies dans des lieux qui, en tant que espaces où aller dans un va-et-vient, parcourent les vies des hommes pendant toute la durée. Se retrouver dans les lieux de sa propre mémoire semble une manière originale de traiter le sujet de l’”id-entité”; mais à ce point il faut tout d’abord le circonscrire: en introduisant un tiret, il faut prendre en considération le “id” (le ça), c’est à dire la dimension inconsciente de l’id-entité. Et donc, ce sont la psychanalyse, comme pensée sur l’inconscient, et les psychanalystes à qui on peut poser la question: “Peut la psychanalyse nous aider à comprendre ce dialogue entre lieux de mémoire et id-entité?”. Cette question s’inspire de deux différentes sources: l’importance des ‘biographies de l’inconscient’, ainsi que celle du partage de la mémoire, voire celle de l’acte de se souvenir, pour qu’elle maintienne sa significativité. L’historiographie est certes une revisitation critique du passé, aspirant à une image totale de celui-ci. Elle n’est pas sélective comme le sont les souvenirs personnels, sans avoir complètement le caractère de la fixité et de l’immutabilité psychopathologique qui ont les souvenirs traumatiques. Toutefois, ce qu’est irremplaçable dans l’acte de se souvenir, et en particulier dans celui de “se souvenir ensemble”, est la configuration d’un climat émotionnel unique, on dirait empathique, parfois même ambivalent. La communauté affective provoquée par l’acte de “se souvenir ensemble” devient symbolique d’un groupe donné car il se constitue à travers des personnes qui ont developpés chacune un itinéraire de différentes histoires individuelles au cours du temps, mais qui à ce moment-là réussissent à se reconnaître et à se réunir. Bien sûr parler de mémoire signifie aussi se mesurer avec le problème de l’usage que un certain groupe, détenteur d’un pouvoir politique ou économique, peut faire d’une telle mémoire. Combien de monuments aux seigneurs des guerres balkaniques célèbrent des mémoires collectives qui en réalité sont à ce jour fonctionnelles d’intérêts en jeu de certains groupes sociaux?! Cette vision dynamique et conflictuelle des mémoires collectives est susceptible, elle seule, d’ouvrir un débat sur les responsabilités de la mémoire, en définissant le rapport avec le passé en terme d’une élaboration collective, étroitement liée à la perception sociale des phénomènes actuels problématiques tels que ceux des identités collectives (identité de genre, ethnique, nationale ou locale) ou du préjudice vers les groupes ‘autres’. Ce livre est dédiè à la mémoire de Predrag Matvejević, un historien et écrivain qui a consacré beaucoup de ses œuvres à la Méditerranée, mais qui était aussi très intéressé à la psychanalyse.

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2)  Nouvelle publication par Rita El Khayat "LA RéSILIENCE CONSTITUTIVE", présentée au séminaire organisé par Frenis Zero le 27 novembre 2021 "Le destin d'hécube. résilience au féminin dans les traumatismes collectifs". Lien: http://web.tiscali.it/frenis0psicoanalisi/khayatFRA.htm 

On peut voir le vidéo dans la Chaîne You Tube de Frenis Zero: Rita El Khayat "La résilience constitutive". Lien: https://youtu.be/W-imFEDIvls 



3) Nouvelle publication par Rita El Khayat "2022. La révolution des femmes en Iran". Lien: http://web.tiscali.it/frenis0psicoanalisi/iranKHAYAT.htm

 


 

 

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1)  New book "SUPERVISION AND PSYCHOANALYSIS", edited by Giuseppe Leo, authored by Anthony Bass, Nancy McWilliams, Donald Meltzer, Giuseppe Riefolo, Margit Schmolke, Nataly Hoffmann et al., pagg. 200, Collection "Borders of Psychoanalysis", Frenis Zero publishing house, Lecce (Italy) 2023.



ABSTRACT: This book was inspired by two specific events: on the one hand, the release in Italy of Nancy McWilliams' book Psychoanalytic Supervision (McWilliams, 2021), and, on the other hand, a seminar on the same topic organised by Frenis Zero Publishing House in November 2023. Group supervision is the central theme of the chapter that Nancy McWilliams herself contributed to this book. A psychoanalytic supervision group can be formed in many different ways and in many different contexts: in his chapter, Giuseppe Riefolo focuses, in fact, on the discussion of cases in the multi-professional groups of a Mental Health Centre.
Sensitive issues are those related to the unconscious relations that are triggered in the supervision process, and in particular related to the transference-countertransference bind that arises between the patient/supervisee relationship and that of the latter with the supervisor. Of interest, in this book, are the statements made, from a perspective closer to the object relations model, by Donald Metzer in his 1999 interview, and also the comments made in his chapter by Anthony Bass (from a more relational standpoint) referring to his own experience as a supervisor as well as to the work of other authors like Berman (2014) and Sarnat (2014). Finally, a key research issue is the correlation that can be established between the improvement of patients in treatment and the fact that the therapist is undergoing supervision: this question is tackled by Schmolke and Hoffmann in a chapter of this book entitled "Mirror Processes in the Protected Space of Psychoanalytic Supervision".


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2) New book "WHY WAR IN UKRAINE AND IN EUROPE? PSYCHOANALYSIS, TRAUMA, AND RESILIENCY", edited by Giuseppe Leo, authored by L. Kuzo, G. Leo, S. Varvin, V. Volkan, K. Zaitseva et al., pagg. 235, Collection "Mediterranean Id-Entities", Frenis Zero publishing house, Lecce (Italy) 2023.

 

 

 

ABSTRACT: 

 On the first anniversary of the Russian invasion of Ukraine this book wants to cover an interdisciplinary investigation on the motivational background of the current war in Ukraine as well as on the mental health strategies aiming to promote resiliency in such a massive, traumatic context. After the preface written by the editor, Giuseppe Leo, Vamik Volkan’s chapter examines how can occur when the personality organization of a political leader becomes intertwined with societal and political processes and shared historical images. It is not suggested that “real-world” issues and secondary process calculations related to horrible events are not important and should be discarded in favor of psychological considerations. Instead, the aim is to illustrate that psychoanalysts can contribute to a more complete analysis of the personality organizations of political leaders, their interactions with their followers and their role in political or societal processes. Ksenia Zaitseva, a psychoanalytic psychotherapist based in Kharkiv, in her chapter leaves a poignant, personal testimony of the first weeks of the conflict, with the whole panoply of contradictory, confusing feelings, following the astonishingly pressure of destruction, bombings and massacres of innocent people, then of her experience of refugee in Austria, in her turn able to lead psychological groups for refugee children and adults. Sverre Varvin in his chapter concerning refugees, not specifically Ukrainian refugees, analyzes the two polarities of our attitude towards them: compassion and dehumanization. Finally, a group of psychologists of Lviv University (Kalka, Blikhar, Tsyvinska, Kuzo, Marchuk, Katolyk) in their chapter investigates the specifics of resiliency, its manifestation and development in people facing military aggression against Ukraine. The results of applying "The Person-in-the-Rain Drawing" technique makes it possible to assess the components of resiliency and the main levels of its manifestation in the research group in which the study showed three levels of resiliency: low, medium and high. The importance of individuating different levels of resiliency is to find and implement ways of psychological support and provision of people with a low and medium level of resiliency. By increasing its level through the development of adaptive resources and resistance, individuals can mobilize their internal reserves in order to protect their country and provide assistance at various levels.


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3) New paper  "TO BE OR NOT TO BE? THE ROLE OF THE UNCONSCIOUS IN TRANSGENDER TRANSITIONING: IDENTITY, AUTONOMY AND WELL-BEING" by Alessandra Lemma and Julian Savulescu is available at the link http://web.tiscali.it/editore2022/lemma.htm  

 

ABSTRACT: 


The exponential rise in transgender self-identification invites consideration of what constitutes an ethical response to transgender individuals’ claims about how best to promote their well-being. In this paper, we argue that ’accepting’ a claim to medical transitioning in order to promote well-being would be in the person’s best interests iff at the point of request the individual is correct in their self-diagnosis as transgender (i.e., the distress felt to reside in the body does not result from another psychological and/or societal problem) such that the medical interventions they are seeking will help them to realise their preferences. If we cannot assume this—and we suggest that we have reasonable grounds to question an unqualified acceptance in some cases—then ’acceptance’ potentially works against best interests. We propose a distinction between ’acceptance’ and respectful, in-depth exploration of an individual’s claims about what promotes their well-being.
We discuss the ethical relevance of the unconscious mind to considerations of autonomy and consent in working with transgender individuals. An inquisitive stance, we
suggest, supports autonomous choice about how to realise an embodied form that sustains well-being by allowing the individual to consider both conscious and
unconscious factors shaping wishes and values, hence choices.

 

 

4) Paper in memory of Roberto Losso (1928-2023) "TRANSGENERATIONAL REPEATING, TRANSGENERATIONAL WORKING-THROUGH, THE SHARED FAMILY UNCONSCIOUS WORKING-THROUGH FANTASY" by Roberto Losso & Ana Packciarz Losso.

 




Roberto Losso was doctor of Medicine and Surgery (University of Buenos Aires, University of Rome), psychoanalyst and psychiatrist. He was training member of the Argentine Psychoanalytic Association (APA / IPA). He was professor of "Mental Health, Psycho-semiology, and Psychiatry" at the Faculty of Medicine of UBA (University of Buenos Aires), and of "Clinics of the Couple and the Family" at Kennedy University (specialization in Clinical Psychology). He is the author of several books, of many chapters of books, concerning psychoanalysis of the family and the couple, and of 72 papers published in many scientific journals.

This paper was originally presented at 2007 IPA Congress in Berlin and published in Frenis Zero with the approval of Roberto Losso before his passing away occurred on June 22, 2023.

To read the paper link to: http://web.tiscali.it/editore2022/losso.htm

 


 

 

5) New book: "BLOWN LIVES. A Tale for Spielrein, Gross, Tausk and the other losers of Psychoanalysis" by Giuseppe Leo is a fiction book whose "narrating ego" is Karin Stephen Costelloe, sister-in-law of Virginia Woolf.

SYNOPSIS: What kind of mystery is concealed behind the suicides of these psychoanalysts: Tatiana Rosenthal, Viktor Tausk, Wilhelm Stekel, Herbert Silberer? Karin Stephen, a sister-in-law of Virginia Woolf, and a psychoanalyst herself, decides to follow the biographical tracks of these figures who were all authentic pioneers of psychoanalysis, some of them even very close to Sigmund Freud. During a stay in Zurich, Karin comes across an unpublished manuscript, written by Otto Gross, an Austrian psychoanalyst who was admitted several times to psychiatric asylums for drug addiction. Otto's papers seem to her to contain illuminating revelations about these losers of psychoanalysis, whose lives seem to be interlaced through exchanges of letters, poetry and journal fragments. But is Otto's manuscript literary falsehood or authentic?
In the end, Karin Stephen herself was to die in the same way as her colleagues to whose lives she devoted herself: she committed suicide in 1953 in Britain.

 In Amazon shop: https://www.amazon.com/dp/8897479324 

 

6) We  are glad to announce the issue of the  Second edition of the book  "MY IDEAS FELT LIKE OUTSIZE CLOTHES. A TALE FOR ETTY HILLESUM" by Giuseppe Leo,  foreworded by Bettine Siertsema, Frenis Zero publisher, Lecce 2021, pp.128. 

 

 

From the Foreword by Bettine Siertsema (Associate Professor of History, Vrije Universiteit in Amsterdam): “The image of Etty Hillesum as long-suffering and resigned has always been a source of controversy. Many have wondered whether she should not have resisted the Nazis' murderous act in every way possible. Ies Spetter's brief comment overturns that image of resignation. Where others were concerned, young children, she did resist. The novel by Giuseppe Leo does not emphasize that element. Her spiritual development is central, but the way it is expressed is entirely in line with what we now know of Etty Hillesum's final choices. Although the diary excerpts in this novel are fictional, for those who know her real diary and letters, it is as if she is brought to speak again. It is a fine achievement that without any sentimentality or effect. Her voice still sounds utterly recognizable. It lends extra depth to the main plot-line, which is set in present-day Syria and Europe. Here too we find a young woman, Helena, who will not sit by idly when children’s lives are at stake. Though not an intended victim as Etty Hillesum was, she seems just as powerless, but like her, overcomes her powerlessness and is able to make the decisive difference for at least these couple of children”. 

SYNOPSIS: Two female protagonists, Etty and Helena, carry out a rescue plan seventy years apart, each one in a very different historical context but having one thing in common: both of them saved children, victims of genocide (in the case of Etty who saves two Jewish boys from Westerbork camp), or of civil war (in the case of Helena who smuggles a baby out of Syria). A mysterious researcher investigates the fil rouge existing between the two stories of salvation. Little by little he finds that the story of one of the boys rescued by Etty is interwoven with Helena’s biography.

 

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7) We  are glad to announce the publication  of the SECOND EDITION of the book  published in English by Edizioni Frenis Zero: "ENVIRONMENTAL CRISIS  AND PANDEMIC. A CHALLENGE FOR PSYCHOANALYSIS", edited by Giuseppe Leo, writings by Hilda Catz, Anna Ferruta, Marco Francesconi, Pietro Roberto Goisis, Robert D Hinshelwood, Giuseppe Leo, Nancy McWilliams, Giuseppe Riefolo, Merav Roth, Cosimo Schinaia, Daniela Scotto di Fasano, Robert D. Stolorow. Collection "Borders of Psychoanalysis", Frenis Zero publisher, Lecce 2020, pp.312.

 

 

 

After the forewords written by Robert D Hinshelwood and Robert D. Stolorow, “Planet Earth. Crumbling Metaphysical Illusion”, and the introduction written by the editor, Giuseppe Leo, the section “Psychoanalysis in Pandemic Times” (writings by Nancy McWilliams, Anna Ferruta, Hilda Catz, Giuseppe Riefolo, Merav Roth, and Cosimo Schinaia) concerns how to apply analysis to the Covid-19 crisis (psychoanalysis as a tool for interpretation of the pandemic crisis at various levels, individual, social, political) but also how to practice analysis under the Covid-19 pandemic (dealing with the conditions under which the practise of psychoanalysis is possible in such an unprecedented global context). The section “When the psychoanalyst is the patient” contains the memoir written by Pietro Roberto Goisis, a Milan-based psychiatrist and psychoanalyst who survived the coronavirus. In this pandemic both analyst and patient have to deal with a dangerous external reality, with the supplementary task for therapist of helping the patient face his/her internal jeopardy. Finally in the section “Psychoanalysis and Climate Change” there is the chapter written by Marco Francesconi and Daniela Scotto di Fasano. In Frenis Zero YouTube channel you can watch the book launch video https://youtu.be/I6aHnskPubI 

 

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8) We  are glad to announce the issue of the last book  published in English by Edizioni Frenis Zero: 

  "FEAR OF LOCKDOWN. PSYCHOANALYSIS, PANDEMIC DISCONTENTS, AND CLIMATE CHANGE"  edited by Giuseppe Leo, writings by Hilda Catz, Anna Ferruta, Marco Francesconi, Pietro Roberto Goisis, Giuseppe Leo, Nancy McWilliams, Giuseppe Riefolo, Merav Roth, Cosimo Schinaia, Daniela Scotto di Fasano. Collection "Borders of Psychoanalysis", Frenis Zero publisher, Lecce 2020, pp.296. 

 

 

 

The book belongs to the collection "Borders of Psychoanalysis", devoted to publishing books in order to investigate an area of research that our publishing house has been wanting to cover since its foundation: that of the dialogue of contemporary psychoanalysis with adjoining disciplines (for example, neuroscience, infant research, cultural anthropology), often with epistemologies that in origin and history appear to share nothing with it. The front cover photo is a reworking of the myth of Oedipus (Lekythos, 420-425 b. C., Archaeological Museum of Taranto), inspired by the paper written by Anna Ferruta "Coronavirus: a Sphinx of modern times".
Contemporary psychoanalysis has recently made a “paradigm shift” consisting of dealing with the discontents of civilizations emerging from the extension of the explicative dominion of psychoanalysis not only in the direction of social and political phenomena, but also in that of understanding the impact of environmental and ecological issues on the human psyche. New paradigms need new concepts such as the term “pandemic discontent”, contained in the title of the present book. The concept of “pandemic discontents” refers to Freud’s “Civilization and its Discontents” in order to focus on those anthropological mutations, including the expansion of technologies and the mutations of ecology, which represent irreversible fractures which have shifted a part of humanity in the face of the fragility of the social and cultural structures on which, as Kaës writes, the permanence of a civilization is based, or even the human species itself. And dealing with the discontents of civilizations leads psychoanalysis to a challenge which has not yet been completely assimilated, i.e. to measure up to the social dynamics and no longer only the intra-psychic ones, and to think of these changes as ‘extra-psychic conditions’, as Kaës defines them, which provide a framework or a setting for the formation of the psychic apparatus, for the forms of subjectivity that derive from them and for the sufferings they have produced. After the foreword written by Nancy McWilliams, "Psychotherapy in a Pandemic", written during lockdown in NY and dealing with therapists' feelings during online consultations, after the introduction written by the editor, Giuseppe Leo, the section “Psychoanalysis in Pandemic Times” (writings by Anna Ferruta, Hilda Catz, Giuseppe Riefolo, Merav Roth, and Cosimo Schinaia) concerns how to apply analysis to the Covid-19 crisis (psychoanalysis as a tool for interpretation of the pandemic crisis at various levels, individual, social, political) but also how to practice analysis under the Covid-19 pandemic (dealing with the conditions under which the practise of psychoanalysis is possible in such an unprecedented global context). The section “When the psychoanalyst is the patient” contains the memoir written by Pietro Roberto Goisis, a Milan-based psychiatrist and psychoanalyst who survived the coronavirus. In this pandemic both analyst and patient have to deal with a dangerous external reality, with the supplementary task for therapist of helping the patient face his/her internal jeopardy. Finally in the section “Psychoanalysis and Climate Change” there is the chapter written by Marco Francesconi and Daniela Scotto di Fasano.

 

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9) We are glad to announce the last numer (n.37, year 19, january 2022)  of Frenis Zero online journal: "Psychoanalysis in Time of Crisis". Link: http://web.tiscali.it/bibliopsi/frenishome.htm 

 

 

 

 

 

10) We  are glad to announce the publication of the SECOND EDITION of the  book  published in English by Edizioni Frenis Zero: "ROCK MUSIC AND PSYCHOANALYSIS"  edited by Giuseppe Leo, writings by Lewis Aron, Heather Ferguson, Joseph LeDoux, John Shaw, Rod Tweedy. Collection "Borders of Psychoanalysis", Frenis Zero publisher, Lecce 2020, pp.221.  

 

 

Many books deal with this subject, but not so many are written by analysts (such as Lewis Aron and Heather Ferguson) who play rock or pop music. Psychoanalysis and psychoanalysts have multi-layered identities. With regards to psychoanalysts, on one side, the discover that some of the most famous of them play (or even compose) music evokes several question: how their musical practice influences their therapeutic work? How their learning music and psychoanalytic training have been interlaced? How the evolution of their clinical theorisations has gone together with their reflection about music and its psychological aspects? Not all contributors of this book are psychoanalysts: Joseph LeDoux is an influential neuroscientist, whose investigations have become precious clues for psychoanalysis, plus he is the founder of music band “Amygdaloids”; and Rod Tweedy is an essayist and editor whose chapter deals with David Bowie. Anyway their interests show that music, and pop/rock music in particular, have oriented consistently their scientific output.

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 Watch the launch video on our You Tube channel https://www.youtube.com/watch?v=3i5ciBtNpd4 


 

11)  In order to commemorate Horst Kaechele (1944-2020) we publish the paper written with Otto Kernberg and others "Changes in Prefrontal-Limbic Function in Major Depression after 15 Months of Long-Term Psychotherapy". Link: http://web.tiscali.it/cispp/kaecheleKERNBERG.htm   

 

 

12) "'The Abyss Inside You' said the Sphynx... And the Plague too!" is the title of Giuseppe Leo's re-interpretation of the myth of Oedipus in which we can find some interesting iintuition, according the author, about.climate change and pandemics. Link: https://www.youtube.com/watch?v=-P6HjYvhd7I 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

13)  We  are glad to announce the publication of the SECOND EDITION of the book  published in English by Edizioni Frenis Zero: "ENACTMENT IN PSYCHOANALYSIS" edited by Giuseppe Leo and Giuseppe Riefolo, writings by Galit Atlas, Efrat Ginot, Jay R Greenberg, Jessica Kraus, Jeremy D Safran. Collection "Borders of Psychoanalysis", Frenis Zero publisher, Lecce 2020, pp.333.

 

 

The book is dedicated to Jeremy Safran and Lewis Aron, whose recent  loss drove the editors as well as the publisher to gather these contributions about enactment, a topic to whom Safran and Aron devoted many papers of theirs. As Safran wrote, though problematic and source of confusion among different psychoanalytic approaches, the epistemological status of psychoanalysis, related to its condition of ‘liminality’, is a meaningful source of vitality for the discipline. The book explores the subject of enactment in relation to boundaries in psychoanalysis, referring to a series of viewpoints that lead to many crucial areas. 

 

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14)  TRIBUTE TO JEREMY NAHUM written by Karlen Lyons-Ruth. To read link to http://web.tiscali.it/cispp/nahum.htm 

 

Karlen Lyons-Ruth's Tribute to Jeremy Nahum. Nahum was one of the auhors of the book INFANT RESEARCH AND PSYCHOANALYSIS, edited by Giuseppe Leo, writings by Beatrice Beebe, Karlen Lyons-Ruth, Jeremy P. Nahum, Daniel Schechter, Elisabet Solheim, Colwyn Trevarthen, Edward Z. Tronick, Lauriane Vulliez-Coady. Collection "Borders of Psychoanalysis", Frenis Zero publisher, Lecce 2021, pp.285.

 

 

This book has the hard task to cover an interdisciplinary area in which psychoanalysis has to deal with infant research. The development of infant research methodologies is illustrated in the present book by the contribution written by Beatrice Beebe, whose ‘journey’ leads us through the ‘creating’ of a discipline with its creators, her traveling companions, such as Daniel Stern, Frank Lachmann, Joseph Jaffe and many others. Trevarthen’s chapter is a discussion of his work with T. Berry Brazelton, passed away on March 2018. Brazelton used his trust and enjoyment of innocent company to greet a newborn infant as a friend, and he showed that the baby is read to share friendship with mother and father, giving them joy. Brazelton’s belief in innate human nature transformed pediatric care and early diagnosis of developmental disorders, guiding treatment, not ‘of’ the baby, but ‘with’ him/her as an individual with unique expressions of vitality. The last two chapters, instead, deal with clinical implications of infant research. Tronick’s contribution focuses on mother-infant dyad as well as on analyst-patient one, conceived as open dynamic systems, capable of meaning making, in which coherence is at best imperfect, and coordination alternates with mismatching. In open dynamic systems messiness itself is inherent to the process of meaning making because of limitations in their capacity, «their different time scales, the many polymorphs of meaning that have to be integrated, and because of the many kinds of meaning making processes» (including affective, cognitive, memorial, linguistic, bodily and psychodynamic meaning making processes, such as a dynamic unconscious, projective identification and transference). «Dyadic states of consciousness» Tronick writes in the chapter «are joint creations and, as such, bring together the messy, unpredictable and inchoate features of two individuals’ state of consciousness, not just the messiness of one». But meaning meaning processes and security making ones, though normally overlapping each other, are not the same, and this heterogeneity between motivational systems (Lichtenberg et al., 2011) can cover the heterogeneity of psychopathological conditions. Lyons-Ruth and colleagues’ chapter is focused on the representational world of the mother, particularly on the assessment of mother’s representation of role-confusion in her relation with her child. The authors call attention to the dimension of sexualisation in the relationship, a high indicator of role-confusion. This emerging body of work points to the importance of being alert to indicators of role-confusion in the clinical setting. The findings can inform and enrich counselling and psychology practice by familiarizing clinicians with how to listen for indicators of role-confusion while talking with parents about their relationship with the child.

 

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To get a preview of the book click here:

 

Two videos, in Frenis Zero YouTube channel, devoted to Daniel Stern and Berry Brazelton, take a cue from the chapters in this book:

a) "A Tribute to Dan Stern". Link: https://www.youtube.com/watch?v=5LggjzmUeO4

b) "Tribute to Berry Brazelton". Link: https://www.youtube.com/watch?v=ZQER32NadVo 


 

 

15) NEW VIDEOS about two webinars organized by Frenis Zero: 

Webinar with Efrat Ginot "ENACTMENT AND EMPATHY" (June 11, 2022) Link: https://youtu.be/_vjFCcEECkE 

Webinar with Galit Atlas "PSYCHONALYSIS IN DIALOGUE" (November 26, 2022) Link: https://youtu.be/TSvgcFGaaBM

 


 


16) The Book "FUNDAMENTALISM AND PSYCHOANALYSIS", Giuseppe Leo (Editor), Prefaced by Vamik D. Volkan, with writings by Lene Auestad, Werner Bohleber, Sverre Varvin, Linden West has reached the SECOND EDITION in which s foreword by Janine Puget is added. The book belongs to the Collection "Mediterranean Id-entities", Frenis Zero publisher, Lecce 2020, pp.224. 

 

 

The collection “Mediterranean Id-entities” is devoted to publish books in order to investigate the role of Mediterranean cultures from a psychoanalytic point of view, in front of the anthropological transformations concerning human societies and social institutions in the contemporary world. This book has the hard task to cover an interdisciplinary area in which psychoanalysis has to deal with fundamentalism as a social phenomenon and therefore with ‘bordering’ disciplines (such as religion history, transcultural studies, cultural anthropology) often with epistemologies that for origin and history appear to be incomparable to it. Lene Auestad intends to integrate the psychological analysis of the subject with its social embedding. She investigates the importance of the social unconscious and its effects on the prejudiced intentions of the individual apart from its own active interpretations. She highlights the importance the psychoanalytical approach provides in understanding the unspoken, unconscious contents of the social phenomena and how much the socially critical approach is able to enrich the analytical view which merely focuses on the subject regarding the effects of the social consensus. While Auestad’s scrutiny aims at the social convention’s role as an agent affecting the individual’s deeds and thinking, Linden West’s contribution draws on ‘psycho-social’ understandings, combining psychoanalysis and critical theory, as well as the work of John Dewey, to interrogate Islamic fundamentalist groups in a post-industrial city. It explores processes of self-recognition in groups and paranoid-schizoid modes of functioning, in which unwanted parts of self and of culture are split off and projected on to the other. The world is correspondingly divided into good and bad, pure and impure. John Dewey makes a crucial distinction between processes of democratic education and closed groups, which is what fundamentalist groups are, by reference to the quality of relationship to the other, and to experiential and narrative openness. However, it is also suggested that fundamentalism is ordinary, in that each of us can feel out of our depth, at times, and we may grab at ideas promising truth and nothing but the truth, which is ultimately illusion. Except not everyone reaches for a Kalashnikov, which is where individual biographies matter for subtler understanding of difference within commonalities. Fundamentalism has increasingly become a part of the political discourse in Western countries and is to a large degree associated with Islamic Jihadism. Fundamentalism has, however, been a concern in all religions, and Werner Bohleber in this book discusses its connections with violence in monotheistic religions. Fundamentalism is also a concern in professional organisations and in this book Sverre Varvin discusses the relation between fundaments for a science and fundamentalism in psychoanalysis. This is related to general trends of fundamentalism in religious and political contexts. A central question is how adherence to fundamentals, understood at basic principles for a profession or a religious-political movement, may develop into fundamentalism and how this may develop into more violent forms. Psychoanalytic understanding of mass psychology and unconscious processes at group levels are developed in this book by each of the outstanding authors in order to understand present Islamic and other forms of fundamentalist movements in the European context.

 

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17) New edition (3rd) of the book "NEUROSCIENCE AND PSYCHOANALYSIS", G. Leo (ed.), prefaced by Jakub Przybyla, writings by  David Mann, Georg Northoff, Allan N. Schore, Robert Stickgold, Bessel A. Van Der Kolk, Grigoris Vaslamatzis, Matthew P. Walker, Collection "Psychoanalysis and Neuroscience", THIRD EDITION, Frenis Zero Publisher, Lecce 2023, pp.321.

The third edition of the book is foreworded by Jakub Przybyla who criticizes the idea of integrating neurobiology and psychotherapy based mainly on the study of psychoanalysis and neuropsychoanalysis.  The author tackles philosophical and methodological problems which arise from attempts to carry out this integration. Parallel issues of psychoanalytic psychotherapy practice are also addressed. He presents the view that integration can result with a harmful reduction. It also proposes a look at the relationship between psychotherapy and neurobiology as an area of cooperation that avoids the confusion of theoretical languages thanks to the separability of research planes of both domains. This separation results in a kind of dualism and instrumentalism. The book, after the first two chapters written respectively by Georg Northoff and Grigoris Vaslamatzis, introducing some unavoidable theoretical questions this interdisciplinary dialogue has to face, presents four chapters in which as many basic clinical areas, dissociation, sleep and dream, post-traumatic conditions and infant research, constitute the main topics.. David W. Mann  tries to show how reflexive processes generate each of the levels of the human system (self, relationships, group) and integrate them one to another, while dissociative processes tend throughout to pull them apart.  Matthew P. Walker and Robert Stickgold explore one of the most exciting hypotheses about the functions of sleep, i.e. that of the contribution of sleep to processes of memory and brain plasticity.  Bessel A. Van Der Kolk examines how the research showing how exposure to extreme stress affects brain function is making important contributions to understanding the nature of traumatic stress. Allan N. Schore integrates recent advances in attachment theory, affective neuroscience, developmental stress research, and infant psychiatry in order to delineate the developmental precursors of post-traumatic stress disorder.


 

To order the book you can click here:  in Amazon shop https://www.amazon.com/NEUROSCIENCE-PSYCHOANALYSIS-3rd-Frenis-Press/dp/8897479405/


 

You can watch a video introducing the book in our You Tube Channel . Link: https://youtu.be/Y4GfV3h4zkA 

 


 

 

 

  18)  "PSYCHOANALYSIS AND ITS BORDERS",  G. Leo (ed.), writings by J. Altounian, P. Fonagy, G.O. Gabbard,  J.S. Grotstein,  R.D. Hinshelwood,  J.P. Jiménez, O.F. Kernberg,  S. Resnik. Collection "Borders of Psychoanalysis", Frenis Zero Publisher, Lecce 2012, pp. 348, € 19,00. 

Eight outstanding theoreticians of contemporary psychoanalysis reflect on psychoanalysis and its borders and boundaries between it and adjacent disciplines such as neuroscience, psychiatry, and social sciences. The book celebrates ten years of existence of Frenis Zero psychoanalytic journal.
You can view a video introducing the book in our You Tube Channel ( www.youtube.com/frenis0 )
  

To order the book you can click here:                                                                                  

 To get a preview of the book click here:  

 

 

 

                    

 

 

  

 

 

 

 


 

 


 


 

 


 


 


 

 


 


 

 

 


 



 














PAST ARTICLES IN ENGLISH:

"ENACTMENT AND BOUNDARIES IN PSYCHOANALYSIS"  by Giuseppe Leo

"From action to Relationship. Enactment as a Process" by Giuseppe Riefolo

"Reflections of a Rock 'n' Roll Drummer-Analyst" by 

Heather Ferguson

"Memory Reconsolidation: Hope for a Terminal Analysis?" by Kate Mehuron

"The Dead Sibling: A Family Secret and its Consequences" by Massimiliano Sommantico

"Presence and Lingering: Psychoanalysis in a Mindfulness Frame"  by Chin Li

"Vaginal Veritas. Thoughts on Misogyny, Psychoanalysis, and Democracy" by Jill Gentile

"Remembering Jeremy Safran" by Sara Weber

"Reactivity, Regulation, and Reward Responses to Infant Cues among Mothers with and without Psychopathology: an fMRI study"                     by K. Lyons-Ruth et al.

Special number about "Vitality and Psychoanalysis", Frenis Zero, n.30, June 2018:

Colwyn Trevarthen, Jonathan T. Delafield-Butt, <<Autism as a Developmental Disorder in Intentional Movement and Affective Engagement>>

Giacomo Rizzolatti et al., <<Vitality Forms processing in the Insula during Action Observation>>

 

 

Special number about "Fundamentalism and Psychoanalysis", Frenis Zero, n.28, June 2017:

 Linden West, <<The psychoanalytical inspiration and critical theory: comparing adult education and Islamic fundamentalism>>

Sverre Varvin, <<The fundamentalist fantasy>>

 (to read the papers click on the below link) 

url: http://web.tiscali.it/freniszero 

 

 

And about Psychoanalytic Supervision:

Nancy McWilliams, "Some observations about Supervision/Consultation Groups"

 

 

 

FRENIS ZERO ONLINE JOURNAL:

DIRETTORE RESPONSABILE:  Giuseppe Leo

DIRETTIVO EDITORIALE:  Ambra Cusin (Trieste), Nicole Janigro (Milano), Giuseppe Riefolo (Roma) 

SCIENTIFIC BOARD

Janine Altounian (Parigi), Leonardo Ancona (Roma), Brenno Boccadoro (Ginevra),  Werner Bohleber (Francoforte sul Meno), Mario Colucci (Trieste), Lidia De Rita (Bari), Santa Fizzarotti Selvaggi (Bari), Patrizia Guarnieri (Firenze), Robert Hinshelwood (Londra), René Kaes (Lione), Otto Kernberg (New York), Massimo Maisetti (Milano), Lidia Marigonda (Venezia), Predrag Matvejevic' (Zagabria), Franca Maisetti Mazzei (Milano), Nancy McWilliams (New York), Laura Montani (Roma), Marie Rose Moro (Parigi), Salomon Resnik (Parigi), Mario Rossi Monti (Firenze), Mario Scarcella (Messina), Sverre Varvin (Oslo), Vamik D. Volkan (Charlottesville, USA).


 

 

Le illustrazioni contenute in questa  Newsletter sono tratte da:  "From Neurology to Psychoanalysis: Sigmund Freud's Neurological Drawings and Diagrams of the Mind" di Lynn Gamwell and Mark Solms.

La prossima newsletter verrà  inviata nel mese di Gennaio 2024. 

 Buon Natale e felice anno nuovo. Cordiali saluti.


 

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Próximo boletín informativo será enviado en Enero de 2024. 

Feliz Navidad y Año Nuevo.Saludos cordiales. 


 

La prochaine newsletter sera envoyée en  Janvier 2024. 

Joyeux Noël et heureuse année. Cordiales salutations.

 

  The next newsletter is in January 2024.

Merry Christmas and Happy New Year. Best regards.

 

 

 

 

Giuseppe Leo

Direttore Responsabile (Editor) rivista di psicoanalisi applicata Frenis Zero

 

 


 

 

 

 

 

 

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