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Frenis Zero Publisher

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                 Rivista Frenis Zero

 

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Le nostre newsletter:

Per iscriversi alla nostra newsletter (A.S.S.E.Psi. NEWS), che viene inviata una volta al mese e che contiene l'annuncio delle nuove pubblicazioni sul sito web dell'A.S.S.E.Psi. e sulla rivista di psicoanalisi applicata "Frenis Zero", nonché dei nuovi libri delle Edizioni Frenis Zero, collegarsi al link:

http://web.tiscali.it/bibliopsi/mail.htm 

    

 

 

Ultima pubblicazione delle Edizioni Frenis Zero:

SESSUALITA' E CONOSCENZA

di Silvio G. Cusin

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana: Biografie dell'Inconscio

Anno/Year: 2013 

Edited by: Ambra Cusin & Giuseppe Leo

ISBN978-88-97479-03-1

Pages: 476

Price/Prezzo: € 39,00

Presentazione: In occasione dei 90 anni compiuti nel 2012 dallo psicoanalista triestino Silvio G. Cusin, le Edizioni Frenis Zero hanno voluto raccogliere in un volume tutti i suoi scritti più significativi, che spaziano dalla tesi di laurea del 1953 agli ultimi scritti di sessanta anni dopo. I curatori del libro sono Ambra Cusin e Giuseppe Leo, la prefazione è di Mauro Bonetti e la postfazione è di Salomon Resnik.

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E' uscito il libro

PSICOANALISI E LUOGHI DELLA RIABILITAZIONE

a cura di Giuseppe Leo e Giuseppe Riefolo

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana: Id-entità mediterranee

Anno/Year: 2013 

Writings by:  V. Calabrese, A. Correale, R. Herold, K. Lenard, G. Leo, S. Melgiovanni, M. A. Minafra, M. Mucci, V. Pellicani, G. Riefolo, G. Rigon, M. Sassolas, G. Scarselli, T. Tenyi, M. Trixler

ISBN: 978-88-903710-9-7

Pages: 426

Price/Prezzo: € 39,00

Presentazione:  Questo libro è il terzo volume della collana "Id-entità mediterranee" delle Edizioni Frenis Zero. Il volume, curato da Giuseppe Riefolo e da Giuseppe Leo, raccoglie gli interventi (Leo, Riefolo, Minafra, Scarselli, Calabrese, Pellicani) presentati all'omonimo convegno tenutosi a Lecce il 12 maggio 2012, ed in più altri contributi di eminenti psicoanalisti come Correale, Sassolas, Rigon, Mucci ed altri. La prefazione è di Anna Ferruta. Quattro sono le sezioni del libro: Psicosi, psicoanalisi e riabilitazione; Psicoanalisi e riabilitazione in età evolutiva; Comunità terapeutiche e psicoanalisi; Esperienze dai servizi psichiatrici.

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E' uscito il libro

SCRITTURA E MEMORIA 

 a cura di Rosetta Bolletti

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana: Cordoglio e pregiudizio

Anno/Year: 2012 

Writings by: J. Altounian, S. Amati Sas, A. Arslan, R. Bolletti, P. De Silvestris, M. Morello, A. Sabatini Scalmati

ISBN: 978-88-903710-7-3

Pages: 136

Price/Prezzo: € 23,00

Presentazione: Questo libro raccoglie una serie di scritti ispirati dall'opera di Antonia Arslan "La masseria delle allodole" e che furono presentati in un congresso internazionale a Padova nel 2007. Dopo il testo di presentazione di Marilena Morello e la prefazione della curatrice, Rosetta Bolletti, Antonia Arslan nel suo capitolo illustra come è nato il romanzo "La masseria delle allodole" e quanto sia stato faticoso nella trasmissione trans-generazionale della propria famiglia recuperare la memoria del genocidio armeno. Seguono i capitoli scritti da Janine Altounian, da Silvia Amati Sas, da Pia De Silvestris e da Anna Sabatini Scalmati, ognuno di essi teso a sviluppare un tema del romanzo in un'ottica di riflessione psicoanalitica.

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Italia

     

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E' uscito il libro

LO SPAZIO VELATO. FEMMINILE E DISCORSO PSICOANALITICO

a cura di Laura Montani e Giuseppe Leo

 E' l'ultimo libro uscito dalle Edizioni Frenis Zero, come coronamento del lavoro svolto da LAURA MONTANI (psicoanalista, membro ordinario della S.P.I.) come curatrice dello "SPAZIO ROSENTHAL", uno spazio di riflessione psicoanalitica sul femminile aperto nella rivista Frenis Zero. 

Writings by: A. Cusin, J. Kristeva, A. Loncan, S. Marino, B. Massimilla, L. Montani, A. Nunziante Cesaro, S. Parrello, M. Sommantico, G. Stanziano, L. Tarantini, A. Zurolo.

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana: Confini della psicoanalisi

Anno/Year: 2012 

Pagine/Pages: 382

ISBN: 978-88-903710-6-6

Prezzo/Price: € 39,00

Presentazione:

Il libro, nato dallo "Spazio Rosenthal", uno spazio curato da Laura Montani sulla rivista di psicoanalisi Frenis Zero, propone contributi di riflessione psicoanalitica sul femminile. Il libro, dopo la prefazione di Laura Montani, si divide in  cinque sezioni. La sezione LA TRASMISSIONE DEL FEMMINILE comprende i contributi di Anne Loncan, di Simona Marino, di Adele Nunziante Cesaro e di Giuseppe Stanziano, e di Anna Zurolo. La sezione IL DESIDERIO FEMMINILE NEL DISCORSO PSICOANALITICO  annovera due  testi di Laura  Montani.  La sezione  MATERNITA'  E FEMMINILE comprende i testi di Julia Kristeva, Barbara Massimilla, Santa Parrello, e Massimiliano Sommantico. La sezione  CINEMA E  FEMMINILE  raccoglie  un contributo di  Laura  Montani ed  un'intervista di  Barbara  Massimilla  a  Francesca  Comencini.  Infine,  la sezione TRAUMI  SOCIALI E FEMMINILE  raccoglie due testi di Ambra  Cusin e di  Lidia  Tarantini.

Un'anteprima limitata del libro è presente su Google Books:

 

Per ordinarlo cliccare su http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=760402   oppure su oppure su amazon.comSe non volete acquistarlo via internet, il libro è distribuito nelle librerie FELTRINELLI di tutta Italia       

 

 

 

       E' uscito il libro:

AA.VV. "PSICOANALISI E LUOGHI DELLA NEGAZIONE" 

a cura di Ambra Cusin e Giuseppe Leo

 

   Psicoanalisi e luoghi della negazione

Scritti di J. Altounian, S. Amati Sas, M.  e M. Avakian, W.  A. Cusin,  N. Janigro, G. Leo, B. E. Litowitz, S. Resnik, A. Sabatini  Scalmati,  G.  Schneider,  M. Šebek, F. Sironi, L. Tarantini.

Questo libro ha preso spunto dai temi affrontati al convegno “Id-entità mediterranee. Psicoanalisi e luoghi della negazione” (Lecce, 30 ottobre 2010), organizzato dalla rivista di psicoanalisi Frenis Zero, per ampliarli grazie ai contributi di eminenti psicoanalisti che hanno messo a disposizione i loro scritti  per portare avanti un progetto editoriale ed una collana di libri (intitolata “Id-entità mediterranee”) che vorrebbero porre la psicoanalisi e la storia del Mediterraneo ai due poli di una riflessione ‘al confine’ tra psicologia e sociologia, tra  psicoterapia degli individui e dei gruppi e clinica delle psicopatologie sociali. Il libro, dopo una Prefazione di Ambra Cusin, è strutturato nelle seguenti sezioni: una parte introduttiva con scritti di Giuseppe Leo (Negazione: una sfida per la psicoanalisi e le neuroscienze?) e di Bonnie E. Litowitz (Una linea di sviluppo ampliata per la negazione: rigetto, rifiuto, diniego); una sezione intitolata “Negazione e omertà nel campo analitico ed istituzionale” con testi di Salomon Resnik  (Psicopatologia e anonimato nel campo psichiatrico) e di Ambra Cusin (Quando il mare diventò una montagna di uomini); una sezione intitolata “Negazione ed ideologia”, con scritti di Janine Altounian (Di fronte al negazionismo: il ruolo delle istanze terze nella vita psichica e politica degli eredi dei sopravvissuti), di Manuela e Mary Avakian (Dalla rimozione al negazionismo), di Anna Sabatini Scalmati (Terrorismo come patologia psico-sociale), di  Michael Šebek  (Porte che cerchiamo di aprire. Totalitarismo e psicoanalisi) e di Gerhard Schneider (L’oggetto perduto – l’oggetto recuperato);   infine, la sezione “Ambiguità, trauma e transculturalità” con saggi di Silvia Amati Sas (Riflessioni sulla transculturalità), di Nicole Janigro (In situazioni estreme: l’Io tra storia e inconscio), di Françoise Sironi (Per una psicologia geopolitica clinica) e di Lidia Tarantini (La funzione analitica nel confronto interculturale).

Ambra Cusin e Giuseppe Leo (a cura di), Psicoanalisi e luoghi della negazione, Collana Id-entità mediterranee, Edizioni Frenis Zero, Lecce, 2011, pagg. 400, ISBN 978-88-903710-4-2, € 38,00.

Per ordinare il libro via internet: clicca su http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=637830 oppure clicca su Support independent publishing: Buy this book on Lulu.http://www.lulu.com/spotlight/edizionifreniszero  oppure su

 

Se non volete acquistarlo via internet, il libro     è distribuito nelle librerie FELTRINELLI di tutta Italia                           ( www.lafeltrinelli.it )

 

Un'anteprima limitata del libro è visualizzabile su  

Clicca qui per leggere la recensione di Carla Weber

Clicca qui per leggere la recensione-intervista di Daniela Scotto di Fasano

 

 

 

E' uscito il libro: 

"PSICOLOGIA DELL'ANTISEMITISMO" di Imre Hermann 

(Collana "Cordoglio e pregiudizio", Edizioni Frenis Zero, Lecce 2011, pagg. 158, ISBN 978-88-903710-3-5, € 18,00)

 

Per ordinare il libro: clicca su http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=580780  oppure tramite il sito web della Feltrinelli www.lafeltrinelli.it o ancora ordinandolo presso le Librerie Feltrinelli di tutta Italia

 
  
23.10.2013

Recensione di Vittorio Lingiardi del libro "La mente orientale. Psicoanalisi e Cina" di Ch. Bollas

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13.09.2013 

Recensione di Ambra Cusin del libro "L’ambiguità nella clinica, nella società, nell’arte", a cura di D. Scotto di Fasano e M. Francesconi (Antigone, 2012).

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3.09.2013 

Recensione di Pietro Nigro del n.357/2013 di "Aut Aut" dedicato a "La diagnosi in psichiatria"

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 3.06.2013 

Recensione-intervista di Daniela Scotto Di Fasano del libro "Psicoanalisi e luoghi della negazione" (a cura di A. Cusin e G. Leo, Edizioni Frenis Zero, 2011).

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5.04.2013 

Recensione del libro di Tobie Nathan "Ethno-roman".

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5.04.2013

Sono usciti il numero 0/2012 e 1/2013 di "Notes per la psicoanalisi"

 

rivista semestrale

Direttore responsabile: Lucia Schiappoli
Redazione: Mariella Ciambelli, Barbara De Rosa, Felicia Di Francisca, Riccardo Galiani, Maria Lucia Mascagni.

Comitato scientifico: Maurizio Balsamo, Catherine Chabert, Francesco Conrotto, Manuela Fraire, Roland Gori, Michel Gribinski, René Kaës, Laurence Kahn, Massimo Recalcati, Antonio Alberto Semi.  

1/2013

Perdite di realtà

 

Sommario: editoriale – Michel Gribinski, In casa d'altri – Gianni De Renzis, La mente è estatica, di ciò non so nulla – Mario Bottone, Quel che ci insegna l'allucinazione verbale – Francesco Conrotto, Che cos'è la realtà? – Maria Luisa Algini, Il fuoco e la crisalide. Sui bambini e la ‘realtà’ della morte – Laurence Kahn, Lo sterminio e la liquidazione della tragedia. A proposito di Kertész e della lingua atonale – Recensioni

La ‘perdita di realtà nella nevrosi e nella psicosi’, e tutti gli stati al limitare, la ‘follia privata’, il ritiro nel godimento solipsistico o nel disimpegno infantile, marcano un campo nel quale gli individui si negano a una scena del mondo intollerabile o troppo dolorosa.
Ma di cosa si tratta in queste perdite di realtà, che scriviamo intenzionalmente al plurale?
E il carattere concettualmente problematico e composito del termine ‘realtà’ utilizzato nell’opera freudiana in che modo consente di pensarle?

Inoltre, un segno epocale del pensiero moderno è nel sentimento condiviso di una perdita culturale, di un ridisegnarsi delle geografie del potere, di un continuo irrompere di falle nella costruzione dell'edificio collettivo della civiltà: dalle guerre per riscriverne o per abolirne la storia, alla crisi dei miti e degli ideali collettivi che sorreggono la sua impalcatura simbolica, ai traumi delle violenze di Stato che cancellano intere regioni e popoli, all'affacciarsi sulla scena del mondo di un proliferare di ‘neorealtà’ che si presentano intrinsecamente ‘dimentiche della storia’.

 


0/2012


Trasformazioni sociali e forme della psicopatologia: un punto di vista psicoanalitico

   

Il disagio della civiltà impone un arduo lavoro ad ogni individuo, generazione, società. Così, i nodi critici della civiltà danno luogo a forme ‘culturali’ della psicopatologia e alle loro trasformazioni per effetto della continua negoziazione tra la sofferenza psichica dei singoli e le modalità con cui la civiltà dà vita alle credenze e ai sistemi simbolici che regolano le identificazioni e gli interdetti fondamentali.

Ma nella civiltà attuale profondi mutamenti hanno investito la natura stessa del legame sociale, con effetti di degradazione tali da imporre una interrogazione su ciò che tiene ancora insieme i soggetti in una dimensione ‘comune’. L'attuale crisi dei sistemi simbolici coinvolge le funzioni paterna e materna, gli ideali e le istituzioni, mettendo in scacco la capacità di pensarsi nella propria differenza e di fare esperienza dell'altro. E la conoscenza della banalità del male, che eccede l'antica barriera tra normalità e follia, conduce l'uomo in una zona grigia dell'etica e nell'impatto col ‘disumano’ che è fuori e dentro di lui.

 

Sommario


nota della redazione

editoriale  


Massimo Recalcati
Desiderio e godimento nella clinica dei nuovi sintomi

Francesco Conrotto
Forme espressive della psicopatologia nelle società post-moderne

Riccardo Galiani
La città carogna e lo stato limite dell’umanità

Antonio Alberto Semi
Percezione e trauma. Un rapporto difficile

Manuela Fraire
Sull’oblio del padre

Maria Grazia Minetti
Il posto del soggetto nella catena generazionale

Elvira Angela Nicolini
Famiglie e postmodernità: quel che permane dell’Edipo

Massimiliano Sommantico
L’arcaico fraterno come ostacolo alle funzioni genitoriali

Roland Gori
Gli involucri culturali della soggettività e la loro diagnosi

Catherine Chabert
Forme ed effetti del disagio della civiltà nella clinica e nella teoria psicoanalitica contemporanea


Recensioni
François Richard, L’actuel malaise dans la culture (Lucia Schiappoli)
Nathalie Zaltzman, Lo spirito del male (Maria Lucia Mascagni)  

 

per informazioni e ordini: www.biblink.it  info@biblink.it 

 

11.03.2013 

Segnalazione del libro di Salomon Resnik "Lo stile dello psicoanalista"(Nodo Libri, 2012)


A cura di: Gianangelo Palo
Edizione: NodoLibri
Pp. 48, F.to cm. 16,5x11
Confezione: Brossura filo refe
Codice Editore: 220
ISBN: 978-88-7185-220-2

Euro: 6.00

Introduzione di Gianangelo Palo:

<<Presento questo contributo di Salomon Resnik, rielaborato per un incontro avvenuto a Lugano promosso dalla dottoressa Lorenza Bolzani, Clinica Viarnetto, e dal Centro Terapeutico della Comunicazione di Como.

Da vari anni seguo il prof. Resnik, soprattutto nei suoi seminari di Venezia, attratto dalla sua capacità di presentare una psicoanalisi viva, non irretita in schemi che non rispondono più alle necessità di una dimensione psicoterapeutica attuale. Nel 2007 lo invitai per un incontro a Como che si concluse con una interessante intervista pubblicata sulla rivista svizzera “Medical Humanities”.

Salomon Resnik è per me un amico. In greco, lingua cara alla prima riflessione filosofica, amico si traduce con filos, che rimanda a filia, amicizia, amore, benevolenza. Ma filia è parente di filo, strumento che lega, che cuce assieme, che richiama la relazione, il tener unite le cose, l’associarle in un ordito che crea un tessuto in cui i fili si intrecciano.

Ormai diventato amico, per la sua straordinaria capacità di relazione, l’ho ancora una volta invitato a parlare della psicoanalisi in una prospettiva etica.

L’etica è stata un mio primo amore che non ho mai abbandonato anche quando ho affrontato un cambiamento radicale della mia vita e mi sono tuffato nel mondo clinico psicoterapeutico.

Ho sempre pensato che la dimensione etica, svestita delle sue caratteristiche confessionali e accostata in una dimensione laica, fosse molto importante anche per la psicoanalisi. Nei lontani anni settanta scrissi un saggio sulla relazione tra etica e psicoanalisi entrato in un volume che si intitolava, con una dicitura latina: De dignitate hominis. Erano gli ultimi tempi della mia attività presso l’Università di Friburgo.

Quest’attenzione all’umano e a una riflessione filosofica a indirizzo fenomenologico hanno caratterizzato la mia attrazione per Salomon Resnik che ha mantenuto le promesse di una mia forte aspettativa.

Accettando di venire a Lugano, con la creatività che lo contraddistingue, mi ha proposto di parlare soprattutto dello stile dello psicoanalista. Ne è uscita una relazione interessante che mette assieme molte riflessioni, una relazione che ho deciso di pubblicare, in omaggio a Salomon Resnik, per distribuirla in maniera più fruibile a tutti coloro che seguono il percorso fecondo delle produzioni di questo maestro della psicoanalisi.

Riflessioni che ricavo dalla relazione: (La caratteristica di Resnik è quella di far passare le riflessioni come delle immagini che usano le parole e la modalità espressiva per veicolare i contenuti di una mente che riflette parlando. Mi viene qui da fare un rimando ad Aristotele e alla traduzione che poi si è fatta della sua definizione di uomo come animale ragionevole, che riflette. Un’altra traduzione, pure importante, è anche quella di uomo come animale che parla, prospettiva che innesta tutta la dimensione dialogica così cara a Resnik e alla psicoanalisi).

• Sulla psicoanalisi vista come un percorso, un affascinante cammino che avviene tra paziente e analista.

Un analista non asetticamente collocato in un limbo imperscrutabile, ma un uomo con le sue caratteristiche, la sua sensibilità, la sua affettività. Un uomo non rinchiuso in schemi di ortodossia scolastica, ma attento alla vita, alle emozioni; il tutto vissuto nella relazione di transfert e controtransfert che caratterizza non solo la dimensione analitica, ma anche l’esistenza stessa. In questa prospettiva, l’affermazione classica delle associazioni libere come uno strumento valido della relazione analitica si arricchisce dell’apporto delle dissociazioni libere che, soprattutto con gli psicotici, diventa un modo per entrare in relazione col loro mondo, sapendo poi anche distaccarsi.

Entriamo qui nel metodo:

• Sul metodo, visto proprio come la strada, il percorso che si deve fare per raggiungere un determinato obiettivo. L’etimologia qui viene ad assumere un significato rilevante e ci porta nel versante filosofico e di riflessione tipica delle scienze umane. Non è un caso che nel periodo in cui Resnik è a Lugano riceva la laurea honoris causa proprio dalla facoltà di filosofia di un’università italiana.

Il metodo è molto collegato con l’etica, che suggerisce le norme per il bene vivere e per essere anche dei professionisti corretti. Ma anche qui c’è etica e etica, c’è un’etica avvolta in una dimensione umana che sa che le regole sono per l’uomo, create da altri uomini e quindi riformabili, e un’etica sclerotizzata ferma all’assolutizzazione dei principi a volte non più umani. Ripercorrendo la storia della psicoanalisi penso che tutti sappiano fare le applicazioni che sono evidenti. Salomon Resnik le ha fatte e in questo intervento le esprime molto chiaramente.

• Sulla tecnica e sulla clinica. Attraverso il racconto vivo delle sue analisi con i pazienti che più volte ha descritto nei suoi numerosi libri, riesce a raccontarci o meglio a dipingerci delle situazioni che emergono come dei quadri. Lui è veramente un artista, un pittore che con le parole, rivestite di affettività, rende evidenti delle situazioni altrimenti difficilmente raccontabili.

Voglio finire questa breve introduzione con un’affermazione più volte ripetuta da Resnik, un’affermazione densa di significato e d’implicazioni sia teoriche sia pratiche: lo psicoanalista è un artigiano. Un artigiano che mette assieme una dimensione personale, artistica, con un agire pratico che ha bisogno anche di modelli e di regole. Il risultato però è un’opera che si presenta bene, è bella e, soprattutto, si capisce non essere fatta in serie.

Lo psicoanalista artigiano è proprio il professionista che crea delle opere schiettamente personalizzate, fatte bene, con maestria, che sono opera degna di essere scambiata.

Lo psicoanalista è un tessitore di rapporti, di emozioni, di pensieri, una persona che sa esperimentare e far vivere quella filia che ricordavo all’inizio.

Questo filo penso sia la caratteristica metodologica più importante che Salomon Resnik ci ha lasciato, con tracce visibili e fruibili, in questo breve saggio che penso sia per tutti un momento di gratificante lettura e, per me, un ringraziamento a lui per avermi donato questo tempo in cui poterlo sentire sempre più presente>>.

 

11.03.2013

Recensione di Carla Weber del libro "Psicoanalisi e luoghi della negazione"(2011) a cura di A. Cusin & G. Leo

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11.03.2013  

Recensione di Michele Dantini del libro di Eric Kandel "L'età dell'inconscio"(2012)

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11.03.2013

Premessa
Mario Colucci Fabrizio, con una zeta. Per una critica della ragione diagnostica
Benedetto Saraceno, Giovanna Gallio Diagnosi, “common language” e sistemi di valutazione nelle politiche di salute mentale
Pierangelo Di Vittorio Malati di perfezione. Psichiatria e salute mentale alla prova del DSM
Peppe Dell’Acqua Se la diagnosi non è una profezia
Paolo Migone La “filosofia” della diagnosi psichiatrica
Allen Frances Il DSM nel paese della filosofia
Michel Minard La validità delle diagnosi psichiatriche. Dalla battaglia degli omosessuali alla lotta dei veterani
Vittorio Lingiardi Dare un senso alla diagnosi
François Gonon La psichiatria biologica: una bolla speculativa?
Luciana Degano Kieser, Giovanna Gallio “The big deal”: i nuovi usi della diagnosi nella postdemocrazia tedesca
Roberto Beneduce Illusioni e violenza della diagnosi psichiatrica
Mauro Bertani Furor nosographycus. Nota storica su un’epoca della diagnostica psichiatrica
Fulvio Marone Soggetti, protocolli e tigri di carta
Antonello Sciacchitano La diagnosi statistica
Francesco Stoppa Un sintomo smarrito. A proposito della diagnosi borderline

POST
Pier Aldo Rovatti “Lasciate in pace Lorenzo”


ISBN 9788842819318
19 euro
272 pagine

disponibile anche su Amazon
e a breve anche in ebook

 

 

14.02.2013 

Segnalazione dei libri:  "In incognito" di David Eagleman e  "Quellen, Ströme, Eisberge" di Hans Blumenberg

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13.02.2013 

Recensione del libro di Romano Màdera "LA CARTA DEL SENSO"

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1.02.2013

Segnalazione del libro di Patrizia Guarnieri "SENZA CATTEDRA. L'Istituto di Psicologia dell'Università di Firenze tra idealismo e fascismo"(Fupress, 2012)

Year of edition: 2012
€ 14,90
168 pp.
ISBN: 978-88-6655-291-8

Collana: Biblioteca di storia

Come si stabiliva il profilo degli aspiranti professori universitari di una disciplina nuova e controversa, qual era la psicologia scientifica all'inizio del Novecento? Chi erano i valutatori quando i cattedratici del settore non esistevano ancora o non erano sufficienti? Quanto incisero gli orientamenti culturali e politici egemoni - l'ostracismo di Croce e di Gentile - sulla qualità della disciplina, sulle sorti di singoli studiosi e studiose e sugli svariati meccanismi del reclutamento e delle carriere accademiche? Un viaggio nella storia di questioni di forte attualità, attraverso fonti archivistiche istituzionali e private. Dall'età liberale al fascismo il volume si concentra sul primo e prestigioso Istituto di Psicologia italiano, voluto a Firenze da Pasquale Villari, e sugli avvicendamenti traumatici, culminati con le leggi antiebraiche del 1938, di tre generazioni di docenti a partire dal 1903.

 

16.01.2013 

Segnalazione dell'uscita del volume:

Matteo Fiorani, Follia senza manicomio. Assistenza e cura ai malati di mente nell'Italia del secondo Novecento, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 2012, (Collana della Scuola superiore di studi di storia contemporanea, 5)

Descrizione: I manicomi in Italia erano tanti. Già prima della legge Giolitti che ne varò le disposizioni nazionali c’era oltre la metà di quelli che la legge 180 del 1978 stabilì di abolire. Dipendevano amministrativamente dalle Province. Ma non esistevano in tutte le province. I malati di mente, le difficoltà loro e dei loro familiari nel vivere, il bisogno di assistenza e cura, gli svariati tentativi di provvedervi c’erano anche dove le istituzioni mancavano. Che cosa è successo dove il manicomio anziché combattuto, aperto, chiuso e abolito, non c’era neanche mai stato? Nelle zone d’Italia in cui il manicomio non era accessibile, neppure visibile, come faceva chi avesse voluto ricoverarci un parente e chiedere assistenza? Come facevano le persone, i malati e i familiari loro? Se non c’erano i luoghi istituzionali, c’erano almeno i dottori cui rivolgersi? E dove? Chi altri li curava e come? Sui medici comuni delle province senza manicomio ricadeva un peso maggiore? O non se lo accollavano neppure? Il volume cerca di rispondere a questi ed altri interrogativi attraverso l’analisi di un caso specifico – quello della provincia di Grosseto – mettendo in discussione l’immagine tutta manicomiale della psichiatria italiana precedente alla legge 180. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 
 

 

   
   
   
 
   
 
   
 
   
 
   
 
   
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 

 

 

 

 

   
 
 

 

 

 

 

1.01.2013 

   Buon 2013!